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Le FFS ordinano alla tedesca Siemens Mobility 116 nuovi treni per 2,1 miliardi

il direttore delle FFS Vincent Ducrot
Il direttore delle FFS Vincent Ducrot. Keystone-SDA

Siemens Mobility si è aggiudicata una commessa da 2,1 miliardi di franchi per fornire alle FFS 116 nuovi convogli che sostituiranno i treni a due piani di prima generazione sulla S-Bahn di Zurigo e in Romandia.

Le FFS hanno ordinato 116 nuovi convogli al produttore Siemens Mobility per complessivi 2,1 miliardi di franchi. I nuovi treni sostituiranno i convogli a due piani di prima generazione della rete S-Bahn di Zurigo e circoleranno anche sulle linee della Romandia.

La decisione è stata presa sulla base di criteri chiari e misurabili – costi d’investimento, spese di esercizio, conformità al capitolato, qualità e condizioni contrattuali di servizio – nel rispetto della legislazione sugli appalti pubblici, che prevede regole molto severe, ha spiegato il direttore delle FFS Vincent Ducrot in una conferenza stampa a Berna.

Secondo Ducrot, le FFS hanno ricevuto tre offerte, che sono state analizzate a fondo. “L’appalto è poi stato aggiudicato a Siemens, la cui proposta ha ottenuto il punteggio più alto con un margine netto e indiscutibile”. Il responsabile Produzione Viaggiatori Reto Liechti ha spiegato che l’azienda tedesca si è distinta in particolare per i costi d’investimento, i costi operativi (energia e manutenzione) e gli aspetti di sostenibilità. I nuovi convogli sono infatti progettati in modo da consentire il recupero e il riutilizzo dei materiali.

Siemens, che figura tra i principali datori di lavoro industriali in Svizzera, vanta una lunga esperienza nella costruzione e omologazione di treni passeggeri e ha recentemente consegnato convogli in Germania, Austria, Belgio, Danimarca e Gran Bretagna. L’azienda, ricordano le FFS, aveva già realizzato la seconda generazione dei treni a due piani della rete S-Bahn zurighese, “in servizio con successo dalla metà degli anni 2000”.

In seguito alla notizia dell’acquisto, il sindacato Unia ha pubblicato sul suo sito un comunicato stampaCollegamento esterno nel quale la decisione delle FFS viene definista “incomprensibile”.

“Le Ferrovie Federali Svizzere (FFS) hanno deciso di aggiudicare un contratto del valore di almeno due miliardi di franchi per nuovi treni a due piani a un’azienda che non produce materiale rotabile in Svizzera. Allo stesso tempo, la Svizzera possiede la capacità e le competenze necessarie per produrre materiale rotabile e i suoi componenti, con aziende che operano secondo la legislazione svizzera e i contratti collettivi di lavoro (CCL) e che offrono posti di lavoro e apprendistato lungo tutta la filiera produttiva in Svizzera. In questo contesto, la decisione di aggiudicare il contratto all’estero risulta incomprensibile. (…) Unia chiede pertanto alle FFS e al Consiglio federale di rendere pubbliche le differenze riscontrate nei criteri di valutazione centrali e decisivi (qualità del prodotto, esperienza, rispetto dell’ambiente, condizioni di lavoro, posti di lavoro in Svizzera, ecc.) di questo importante contratto per il materiale rotabile”.

Anche il produttore svizzero di materiale rotabile ha reagito alla notizia con delusione. In un comunicato Collegamento esternol’azienda si dice “rammaricata per la decisione”.

Stadler prende atto con grande rammarico della decisione delle Ferrovie federali svizzere (FFS) di aggiudicare un contratto quadro per 200 treni a due piani destinati alla S-Bahn di Zurigo e alla Svizzera romanda. Stadler avrebbe voluto costruire questi treni in Svizzera, in collaborazione con oltre 200 fornitori provenienti da tutto il Paese. (…) In qualità di azienda svizzera con una comprovata esperienza nella costruzione di treni a due piani della massima affidabilità, Stadler avrebbe offerto una soluzione convincente sia dal punto di vista economico che tecnologico. I celebri treni a due piani KISS di Stadler circolano con successo dal 2012 sulla rete della S-Bahn di Zurigo. Inoltre, i treni a due piani di Stadler sono impiegati quotidianamente con grande affidabilità in 14 Paesi, dall’Azerbaigian alla Germania, passando per gli Stati Uniti. A oggi, Stadler ha venduto circa 700 treni a due piani KISS in tutto il mondo, di cui 192 in Svizzera”.

L’obiettivo principale dell’appalto, ha dichiarato Ducrot, era sostituire i primi treni a due piani introdotti dalle FFS negli anni ’90 sull’S-Bahn zurighese. Dei 116 convogli ordinati, 95 circoleranno infatti a Zurigo mentre 21 saranno impiegati sulle linee del RER Vaud e sul collegamento Martigny–Annemasse (Francia).

Il contratto prevede inoltre un’opzione per ulteriori 84 treni, destinati a future espansioni dell’offerta. “Questo ci darà flessibilità fino agli anni 2040, permettendoci di adattarci rapidamente ai cambiamenti del mercato”, ha spiegato Liechti.

Progettati per rispondere alle esigenze dei pendolari, i nuovi treni offriranno anche un elevato livello di comfort per i viaggiatori del tempo libero. Grazie alle ampie aree multifunzionali, sarà più facile salire e scendere rapidamente nei tragitti urbani di breve durata, e chi viaggia con bagagli, biciclette o passeggini disporrà di più spazio.

Ogni treno, lungo circa 150 metri, offrirà 540 posti a sedere e otto zone multifunzionali. Nelle ore di punta potranno circolare in doppia composizione (300 metri), garantendo 45 posti a sedere in più e oltre il 30% di posti in piedi aggiuntivi rispetto ai treni a due piani di prima generazione, a parità di lunghezza.

Per quanto riguarda il calendario, Liechti ha detto che il treno sarà ora sviluppato e progettato nei dettagli, con la produzione che inizierà nel 2028. I primi convogli di prova dovrebbero circolare in Svizzera intorno al 2030, per i test e le omologazioni, mentre la messa in servizio graduale è prevista a partire dal 2031, inizialmente sulla S-Bahn di Zurigo e successivamente nell’Arco lemanico.

Ducrot ha poi avvertito che con questa aggiudicazione non si esaurisce il fabbisogno di nuovi veicoli. “Negli ultimi 25 anni abbiamo acquistato materiale rotabile per un valore complessivo di 14 miliardi di franchi, e abbiamo tre ulteriori commesse che sono in corso o in preparazione”, ha concluso il direttore delle Ferrovie federali.

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