Il bisonte europeo è scomparso dalla Svizzera da secoli, ma nel canton Soletta c’è chi vuole reintrodurlo. Lo scetticismo nei confronti del progetto, però, non manca.
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tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 03.11.2017)
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“Novecento anni fa il bisonte faceva parte della nostra fauna, correva libero nei boschi. Ma poi è stato sterminato per la sua carne. Sarebbe bello riavere queste creature maestose nei nostre foreste”. Sono le parole di Benjamin Brunner, contadino di Welschernohr, nel cantone Soletta.
La reintroduzione del bovino, antenato delle attuali mucche, darebbe secondo Brunner e gli altri promotori del progetto, un nuovo slancio al turismo nella regione. Ma non tutti sono convinti, anzi.
“È una baggianata. I problemi sono programmati: da una parte torna l’orso, dall’altra il lupo e la lince. I cacciatori e i contadini si lamentano, la gente ha paura. Non vedo perché bisogna crearsi dei problemi di cui non abbiamo bisogno”, dice il vicino dello stesso Brunner.
Il bisonte eruropeo vive allo stato brado ormai solo in alcune regioni della Polonia, ma dei progetti di reintroduzione sono già cominciati in Germania. Johannes Röhl, responsabile di uno di questi ultimi, ha detto ai microfoni della Radiotelevisione svizzera: “Non abbiamo problemi di sorta, niente incontri pericolosi, niente incidenti sulle strade e i danni all’agricoltura sono limitati”.
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