F-35, firma tra le polemiche sui costi
Con la firma del contratto per i primi otto jet F-35, confermata da Armasuisse, la Svizzera si assume l'onere di eventuali costi aggiuntivi, nonostante le critiche sorte per il possibile aumento della spesa totale.
È stato firmato il contratto d’acquisto per i primi otto jet militari F-35, da parte del Governo statunitense e del produttore Lockheed Martin. L’ufficio federale dell’armamento (Armasuisse) ha confermato venerdì a Keystone-ATS la notizia, anticipata dal quotidiano “Le Temps”.
La firma è già avvenuta in settembre, ha spiegato una portavoce di Armasuisse.
L’intesa prevede che la Svizzera si assuma tutti gli eventuali costi aggiuntivi, senza possibilità di ricorso, si legge sulle pagine del giornale romando. Su queste la portavoce ha spiegato che la Confederazione beneficia in principio delle stesse condizioni che il governo statunitense ha negoziato per esso stesso.
A settembre 2022 la Svizzera aveva firmato un contratto per l’acquisizione di 36 F-35 per 6 miliardi di franchi con l’amministrazione di Washington. Quest’ultima ha poi funto da intermediaria con Lockheed Martin.
La scorsa estate in Svizzera erano però sorte critiche all’accordo, poiché era emerso che invece del costo fisso discusso, la fattura sarebbe potuta lievitare fino a 7,3 miliardi. Il Consiglio federale vuole comunque proseguire nell’acquisto dei jet.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.