EY: “Malgrado la riduzione, i dazi USA frenano l’economia svizzera”
Secondo un'analisi della società EY, i dazi statunitensi, sebbene ridotti, avranno un impatto notevole sull'economia svizzera, frenando la crescita del PIL di 0,9 punti percentuali nel 2026.
Nonostante la riduzione dal 39% al 15% gli effetti dei dazi statunitensi sull’economia svizzera rimangono notevoli.
Stando a un’analisi pubblicata giovedì dalla società di consulenza EY, nel 2026 la crescita del prodotto interno lordo (PIL) dovrebbe essere di circa 0,9 punti percentuali inferiore a quanto sarebbe senza le barriere doganali volute dal presidente Donald Trump. E se non vi fosse l’intesa fra Berna e Washington la flessione sarebbe dell’1,2%.
Concretamente EY prevede per il 2026 una progressione del Pil moderata, pari a circa lo 0,6%, dopo un incremento che dovrebbe attestarsi all’1,2% nel 2025. L’impatto dei dazi statunitensi dovrebbe raggiungere il suo apice l’anno prossimo: in particolare eventuali tariffe settoriali aggiuntive sui prodotti farmaceutici potrebbero frenare ulteriormente la crescita.
“Le previsioni attuali mostrano un quadro economico notevolmente mutato”, afferma Daniel Gentsch, presidente del consiglio di amministrazione di EY Svizzera, citato in un comunicato. “Le fluttuazioni nel corso dell’anno evidenziano la rapidità con cui gli impulsi esterni si riflettono sul Pil elvetico. Per il 2026 prevediamo una fase in cui gli effetti dei dazi doganali saranno chiaramente visibili, prima che lo sviluppo possa gradualmente stabilizzarsi”, conclude il dirigente.
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