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USA, multa da 98,5 milioni per la Banca cantonale zurighese

La Banca cantonale di Zurigo (Zkb) ha raggiunto un accordo con il Dipartimento di giustizia americano in merito al contenzioso relativo alla clientela statunitense. L'intesa costerà 98,5 milioni di dollari. Lo ha indicato martedì l'istituto bancario.

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“Siamo sollevati perché siamo riusciti, dopo sette anni, a porre fine all’inchiesta con un dialogo obiettivo con le autorità americane”, sottolinea il presidente del consiglio della banca, Jörg Müller-Ganz, citato in una nota. Due collaboratori, uno dei quali ormai in pensione, devono ancora concludere i procedimenti che li concernono dal 2012.

La banca assicura che la sanzione non avrà un impatto rilevante sui risultati del 2018, né sulla stabilità finanziaria o sulle somme che saranno distribuite a cantoni o comuni.

La Zkb faceva parte degli ultimi istituti che devono ancora regolare dei contenziosi con le autorità statunitensi, le quali hanno accusato diverse banche elvetiche di aver aiutato clienti americani ad evadere il fisco.

Attendono ancora una decisione la banca privata ginevrina Pictet, quella zurighese Rahn+Bodmer, la filiale svizzera della britannica Hsbc e la banca cantonale di Basilea.

Una multa meno salata

La somma versata da Zkb è sensibilmente inferiore a quelle sborsate da altri istituti importanti iscritti dagli Stati Uniti nella Categoria 1 del programma fiscale americano, cioè quelle banche oggetto di procedimenti penali negli Stati Uniti. A titolo comparativo Credit Suisse ha dovuto pagare una multa da 2,6 miliardi di dollari, Julius Bär da 547 milioni.

La conclusione di questi accordi è ricominciata dopo mesi di silenzio da parte del dipartimento di giustizia americano. Dallo scorso 19 luglio sono quattro le banche sanzionate: Zkp, Npb, Mirelis Bank e Lombard Odier. Queste ultime due, di Ginevra, sono iscritte nella categoria 2 dagli Stati Uniti, ovvero quelle banche potenzialmente colpevoli ma non perseguite nel paese.

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