L’esercito svizzero vuole comperare sistemi di difesa contro i piccoli droni

L’esercito svizzero investirà in sistemi di difesa contro micro- e minidroni per proteggere truppe e infrastrutture, rispondendo all’aumento degli avvistamenti e alla rapida evoluzione tecnologica.
In risposta al crescente numero di avvistamenti di droni, l’esercito ha deciso di dotarsi di sistemi di difesa contro i velivoli senza pilota di piccole dimensioni. L’acquisto è diventato una priorità, indica un comunicato delle forze armate.
In una nota le forze armate indicano di aver già esperienza con l’uso di minidroni, che sono impiegati da alcuni anni principalmente per compiti di ricognizione e sorveglianza. Attualmente mancano però misure efficaci contro i minidroni avversari.
Il funzionamento di un sistema di difesa di questo tipo è stato testato in estate durante una prova sul campo. Sulla base dei risultati ottenuti, l’esercito ha incaricato l’Ufficio federale dell’armamento Armasuisse di procurarsi sistemi di difesa contro micro- e minidroni.
Tale acquisto permetterà alle forze armate di rafforzare la protezione della truppa nonché delle proprie infrastrutture ed equipaggiamenti. Poiché i sistemi di difesa dai droni sono parzialmente mobili, potranno essere utilizzati anche per impieghi sussidiari a favore delle autorità civili.
Armasuisse ha già firmato accordi con tre fornitori per acquistare minidroni, accessori e servizi disponibili sul mercato. In futuro, l’Aggruppamento Difesa e altri uffici federali prevedono spese per circa 108 milioni di franchi. Questo assicurerà sistemi moderni ed efficienti, riducendo i rischi legati alla rapida obsolescenza dei prodotti e alla veloce evoluzione tecnologica.
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