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Esaurita la disoccupazione, una persona su due ritrova lavoro entro un anno

prospetto ufficio disoccupazione
Ogni anno 25'000 persone esauriscono la disoccupazione. Keystone-SDA

Il 53% delle persone che perde il diritto alla disoccupazione ritrova un lavoro nei 12 mesi seguenti.

Dal 2019 circa 25’000 persone all’anno hanno esaurito il diritto all’indennità di disoccupazione. Più della metà (53%) hanno trovato un lavoro entro 12 mesi, mentre dopo cinque anni tale quota sale a due terzi, riferisce l’Ufficio federale di statistica (UST).

Il totale ha comunque subito notevoli fluttuazioni. Il livello più basso sono state infatti le 13’500 persone del 2020, il picco le 34’000 nel 2022.

I numeri più bassi, spiega l’UST in un comunicato diffuso lunedìCollegamento esterno, sono stati ottenuti quando, durante la pandemia, venivano concesse le indennità giornaliere aggiuntive per evitare che le persone terminassero il diritto a quelle di disoccupazione in periodi con pochi posti di lavoro vacanti. Siccome, seppur ritardati, gli esaurimenti di questo diritto sono poi sopraggiunti lo stesso, vi è stato un sensibile aumento nel 2022.

45-64enni sono la maggioranza

Le persone dai 45 ai 64 anni sono sovrarappresentate nel gruppo che ha esaurito il diritto alle indennità: ne costituiscono il 51%, il che nel complesso corrisponde al 43% dei disoccupati e al 42% della popolazione attiva. Anche tra chi è sprovvisto di una formazione professionale e tra gli stranieri si constata una percentuale insolitamente alta.

Chi rientra nel mondo del lavoro lo fa più spesso degli altri impiegati con rapporti che l’UST definisce “atipici”. Ad esempio, il 14% lavora su chiamata (dipendenti nel complesso: 8%) e il 5% viene piazzato e pagato da un’agenzia di collocamento (1%).

Passando allo stipendio, chi ritrova un posto dopo aver esaurito le indennità di disoccupazione solitamente percepisce buste paga inferiori rispetto agli altri lavoratori. In media infatti, il salario orario mediano (lordo) scende da 37,80 franchi a 29,80 franchi.

Il divario è particolarmente marcato fra i dirigenti, categoria per la quale si passa da una retribuzione di 57,20 franchi a una di 43,20 franchi. Al contrario, le differenze sono più ridotte per le professioni non qualificate (da 26,20 franchi a 24,90 franchi).

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