Email dalla Svizzera dietro gli ultimi allarmi bomba in Francia
Viaggiatori in piedi fuori dall'EuroAeroporto di Basilea Mulhouse il 20 ottobre dopo un allarme bomba.
Georgios Kefalas/Keystone
Da mercoledì scorso quasi 70 falsi allarmi bomba hanno preso di mira gli aeroporti francesi. La maggior parte di essi proviene dallo stesso indirizzo e-mail situato in Svizzera. Lo ha dichiarato domenica il ministro dei trasporti francese Clément Beaune.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/fra con RTS
“Ci sono stati purtroppo quasi 70 allarmi di questo tipo che hanno coinvolto i nostri aeroporti da mercoledì. Fortunatamente ce ne sono stati molto meno sabato, primo giorno di partenza per le vacanze per molti francesi”, ha dichiarato domenica Clément Beaune ai media francesi.
Non sono opera di “piccoli burloni”, ma di “grandi idioti o addirittura grandi delinquenti. Sono un misto di persone che fanno scherzi di cattivo gusto, che vogliono spaventare sul serio e a volte anche una sorta di gara di stupidità tra hacker”, ha aggiunto il ministro.
Come ha precisato Beaune, per i falsi allarmi bomba “da mercoledì viene utilizzato quasi sempre lo stesso indirizzo e-mail, che si trova al di fuori dell’Unione Europea, in Svizzera”. Il ministro ha invitato i siti di hosting ad aiutare le autorità francesi: “Tutti hanno la responsabilità, comprese le piattaforme e i social network, di non sostenere questo tipo di attacco e di collaborare il più rapidamente possibile con l’aviazione civile francese e la nostra giustizia”.
Beaune ha dichiarato di aver chiesto a ogni aeroporto di presentare sistematicamente una denuncia legale per ogni allarme ricevuto via e-mail o chiamata. In totale, sono state avviate più di 60 indagini.
Livello d’allerta innalzato
La Francia ha innalzato il livello di allerta per la sicurezza nazionale al massimo da quando, il 13 ottobre, l’insegnante Dominique Bernard è stato assassinato nel suo liceo di Arras (Pas-de-Calais) da un giovane accusato di radicalizzazione islamica.
Le pattuglie di polizia e militari sono state rafforzate, così come il numero di guardie di sicurezza nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti. A partire dalla prossima settimana, negli aeroporti parigini saranno attivi il 40% in più di pattuglie.
Inoltre, il ministro vuole che vengano dati “più poteri” alle guardie di sicurezza delle ferrovie francesi, oltre alle competenze rafforzate già introdotte per i Giochi Olimpici del 2024 che si terranno a Parigi.
In Svizzera si voterà nuovamente sull’identità elettronica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli Svizzeri voteranno ancora una volta sull'identità elettronica (e-ID). Il comitato referendario "Legge sull'e-ID No" ha consegnato oggi 63'000 firme alla Cancelleria federale.
San Gottardo, il 60% della popolazione svizzera vuole più corsie aperte nel nuovo tunnel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il secondo tunnel autostradale del San Gottardo, attualmente in costruzione, dovrebbe poter essere aperto a due corsie in caso di traffico intenso, garantendo così un passaggio più agevole ai veicoli e diminuendo nel contempo le code:
Il bombarolo di Patek Philippe aveva stretti legami con gli ambienti della sicurezza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il reo confesso ricattatore di Patek Philippe a Ginevra aveva legami con la polizia e l'esercito. Appassionato di armi, questo fotografo di guerra sostiene anche di essere vicino ai servizi segreti. Lo ha scoperto la RTS.
Il nuovo CEO di Nestlé vuole riportare l’azienda “sulla strada del successo”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della direzione di Nestlé Laurent Freixe punta a riportare il colosso alimentare "sulla strada del successo".
Stabili in Svizzera i fallimenti aziendali, ma aumentano in Ticino
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il numero dei fallimenti aziendali è rimasto stabile nel primo trimestre in Svizzera, mentre Ticino e Grigioni mostrano cifre in evoluzione: lo indicano i dati pubblicati oggi dalla società di informazioni economiche Dun & Bradstreet (D&B).
Ridotti i rischi all’ex deposito di munizioni di Mitholz
Questo contenuto è stato pubblicato al
Scavi esplorativi e indagini tecniche dell'ex deposito di munizioni di Mitholz (canton Berna), esploso nel 1947, confermano la tendenza alla riduzione dei rischi nelle operazioni di sgombero del materiale bellico.
L’avvocata delle Anziane per il clima è una delle 100 personalità più influenti al mondo
Questo contenuto è stato pubblicato al
La principale avvocata dell'associazione "Anziane per il Clima", Cordelia Bähr, è una delle 100 personalità più influenti al mondo. La rivista americana "Time" le ha assegnato un posto nella sua lista annuale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
In seguito alle forti precipitazioni che da ieri sera si abbattono sul versante meridionale delle Alpi vallesane, le autorità di Sion hanno deciso la chiusura preventiva di alcune strade, in particolare quella della valle di Saas.
Dal Consiglio federale quasi 250 milioni per l’aiuto umanitario
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha deciso oggi di destinare quasi 250 milioni di franchi al Programma alimentare mondiale (PAM), all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e al Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR).
L’accordo all’OMS sulle pandemie è un “successo significativo” per Berna
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera ha definito un "significativo successo dopo una maratona di tre anni" l'accordo trovato a Ginevra volto a prevenire e contrastare meglio le future pandemie.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Lukashenko: “allarme bomba dalla Svizzera”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per Lukashenko il presunto allarme bomba sul volo Atene-Vilnius, fatto atterrare a Minsk dalle autorità bielorusse, sarebbe arrivato dalla Svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dell'esplosivo è stato trovato in un Suv nei pressi del valico di Gaggiolo tra il Ticino e la provincia di Varese.
Nell’evacuazione del Palazzo federale ci si è dimenticati di qualcuno
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel corso dell'operazione di sicurezza, la presidente della Camera alta è rimasta nel suo ufficio poiché non era stato lanciato l'allarme ovunque.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.