Le prospettive dell'economia svizzera sono leggermente migliorate a luglio, secondo l'indicatore del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF), che è aumentato per la prima volta dopo tre mesi di calo, ma rimane a un livello basso.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
A luglio l’indicatore, che fornisce un segnale dell’andamento a breve termine del prodotto interno lordo (PIL) svizzero, è salito di 1,5 punti a 92,2 punti dopo essere sceso per tutto il secondo trimestre, ha riferito venerdì KOF.
Pur segnando un primo lieve incremento mensile dopo tre cali consecutivi, il parametro rimane ancora sensibilmente lontano dalla media pluriennale, che è di 100. Il dato supera comunque le aspettative: gli analisti contattati dall’agenzia Awp avevano infatti scommesso su valori compresi fra 89,0 e 91,7 punti.
“Il contesto rimane difficile per l’economia elvetica”, riassume il KOF. Tutti gli indicatori, ad eccezione di quelli relativi ai consumi, continuano a segnalare uno sviluppo inferiore alla media. Un certo miglioramento è in atto nei comparti della fornitura di servizi nonché nel ramo finanziario e assicurativo, mentre peggiorano le condizioni della costruzione e del settore manifatturiero.
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In seguito alla crisi del coronavirus e ai relativi confinamenti il barometro si era contratto nel maggio 2020 al minimo storico di 49,6 punti, per poi risalire sino a un record di 143,7 punti nel maggio 2021 e in seguito calare sensibilmente. L’ultimo valore superiore alla media pluriennale di 100 è stato registrato ben oltre un anno fa, nell’aprile 2022 (103,9 punti).
Il Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo presenta il suo barometro – pubblicato sin dagli anni ’70 del secolo scorso – come un indicatore che anticipa l’evoluzione dell’economia. Si compone di diversi dati: attualmente comprende centinaia di sottoindicatori.
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