Economia e contadini chiedono di agire contro la burocrazia
Denunciando i pesanti costi della burocrazia, le principali associazioni economiche e agricole svizzere hanno chiesto alla politica di agire concretamente per ridurre le normative e liberare risorse per l'economia.
Le associazioni economiche e agricole hanno lanciato lunedì l’allarme sulla burocrazia e hanno chiesto alla politica d’intervenire. Economiesuisse, l’Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM), l’Unione svizzera degli imprenditori (USI) e l’Unione svizzera dei contadini (USC) hanno chiesto in una conferenza stampa al Consiglio federale e al Parlamento “interventi concreti” entro la fine della legislatura.
Secondo una recente ricerca condotta dalla società di consulenza Volkswirtschaftliche Beratung e dall’istituto IFO, oltre 30 miliardi di franchi di costi burocratici potrebbero essere evitati ogni anno se le autorità rendessero i processi più efficienti e implementassero maggiormente soluzioni digitali.
PIL più alto del 5%
L’accumulo di norme ha effetti concreti sull’economia: nella precedente legislatura il Parlamento ha modificato o creato 203 leggi e ordinanze, è stato fatto notare. A metà dell’attuale legislatura, la tendenza resta “chiaramente” all’aumento della burocrazia. Lo studio evidenzia che, se la Svizzera avesse ridotto le procedure amministrative al ritmo di altri Paesi comparabili, il PIL pro capite sarebbe oggi circa il 5% più alto.
Secondo le associazioni economiche e agricole, una riduzione significativa dei carichi amministrativi libererebbe l’equivalente di oltre 55’000 posti di lavoro a tempo pieno, oggi assorbiti da compiti non produttivi.
Ad agosto, il Consiglio federale ha chiesto a diversi dipartimenti di elaborare proposte per alleggerire le regolamentazioni esistenti e rivedere alcuni progetti in corso. Con la conferenza stampa odierna, le quattro associazioni chiedono che si passi dalle parole ai fatti.
Per le quattro associazioni, ridurre la burocrazia non è un obiettivo fine a sé stesso: meno regole migliorano il benessere, aumentano la competitività e le entrate fiscali nel lungo periodo. Un’economia più snella attira investimenti, favorisce nuove imprese e crea posti di lavoro stabili. Per questo è necessaria una riduzione complessiva della burocrazia in Svizzera, sostengano Economiesuisse, USAM, USI e USC.
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