Un ponte in acciaio in otto mesi, un fondo per le esigenze immediate, uno stanziamento complessivo di mezzo miliardo. È quanto ha annunciato l'ad di Autostrade per l'Italia illustrando il piano di aiuti dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova.
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tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 18.08.2018)
“Mi scuso profondamente”, ha detto l’amministratore delegato Giovanni Castellucci in conferenza stampa. “La prima azione è per le famiglie delle vittime”, ha sottolineato. “Abbiamo stanziato un fondo per le esigenze immediate che affineremo con il Comune e che verrà gestito dal Comune”. Si parla di “svariati milioni”.
Quanto al ripristino della viabilità e alla ricostruzione del ponte sul Polcevera (“il nostro primo impegno”), Castellucci ha precisato che il nuovo manufatto in acciaio si può avere in otto mesi -tra demolizione e ricostruzione- al netto però delle autorizzazioni: “Un iter che potrebbe durare un anno”.
Malinteso sui lavori decisi in primavera
Sui motivi del cedimento “non ho molto da aggiungere rispetto a quanto detto a caldo martedì. Tutte le relazioni di cui sono a conoscenza davano uno stato di salute buono” del ponte, ha ripetuto.
Relazioni che saranno “oggetto di verifiche, di analisi della magistratura”, che dovrà anche passare al vaglio come è stato costruito il ponte, un’opera realizzata “negli anni 60 non da noi, ma da un altro ente”, ha detto l’ad, pur assicurando la collaborazione dell’azienda “per arrivare alla verità sul disastro”.
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Castellucci ha spiegato inoltre che i lavori decisi la scorsa primavera “non erano con una procedura d’urgenza ma ristretta. Perché le imprese che potevano partecipare a un intervento così complesso dovevano essere selezionate”.
A prescindere dal futuro delle concessioni
A una domanda sull’impegno preso a ricostruire il ponte anche se il governo dovesse procedere nella revoca delle concessioni alla società, Castellucci ha risposto “siamo determinati” ma ha insistito sulle necessarie autorizzazioni.
Quanto agli stanziamenti, ammonteranno a “svariati milioni di euro per le famiglie, svariate decine di milioni per le demolizioni e le ricostruzioni” e sarà pure stanziato “un fondo per dare indennizzi a tutti coloro che saranno costretti a lasciare le case”.
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In totale, ha concluso Castellucci, “facendo la somma sarà mezzo miliardo”. Ma “parlare di numeri rischia di essere arido. È più rilevante l’aspetto tecnico. Sui tempi di ricostruzione siamo al lavoro, il conto dei costi non è una priorità. Sono molto importanti ma non è elemento fondamentale”.
Intanto “costruiremo noi, in accordo con il Comune, la nuova viabilità interna alle aree dello stabilimento Ilva” di Cornigliano “per alleggerire il traffico pesante dalla città”.
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