Dipendenze Svizzera denuncia il “business delle dipendenze”
costi economici della dipendenza ammontano a 7,9 miliardi di franchi all'anno.
Keystone-SDA
L'alcool, i prodotti a base di tabacco e nicotina, il gioco d'azzardo e i videogiochi generano miliardi per i relativi settori che hanno tutto l'interesse a opporsi a progetti di legge motivati da esigenze di sanità pubblica, afferma Dipendenze Svizzera.
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Keystone-ATS
L’industria delle sostanze psicoattive realizza gran parte del suo fatturato a spese delle persone che presentano un consumo problematico e delle loro famiglie, sottolinea il “Panorama svizzero delle dipendenze 2025”, pubblicato oggi da Dipendenze Svizzera.
Le sofferenze provocate sono inaccettabili, scrive l’associazione. Tanto più che rappresentano un costo elevato per la collettività: secondo le stime più recenti, i costi economici della dipendenza ammontano a 7,9 miliardi di franchi all’anno. Inoltre, esiste un legame ambiguo tra le entrate derivanti dal consumo di tabacco, alcol e giochi d’azzardo, da un lato, e il finanziamento dell’AVS, dello sport e della cultura, dall’altro.
L’industria delle sostanze psicoattive e delle attività che creano dipendenza trae, intenzionalmente o meno, gran parte dei suoi profitti da persone con consumi o usi problematici.
Le persone con dipendenza da nicotina – sostanza che crea forte dipendenza – assicurano all’industria del tabacco la maggior parte dei suoi profitti. L’obiettivo principale di questa industria è far sì che i propri clienti restino dipendenti dalla nicotina. Nel 2018, i giganti del tabacco hanno visto le loro azioni crollare bruscamente in borsa quando la Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti ha minacciato di abbassare il limite massimo del contenuto di nicotina nelle sigarette.
In Svizzera, anche prima che il gioco d’azzardo online fosse autorizzato nel 2019, gli operatori di questo settore ricavavano il 31% delle loro entrate dal 5% dei giocatori con abitudini di gioco problematiche.
Sempre in Svizzera il 4% circa della popolazione consuma praticamente un quarto di tutto l’alcol (etanolo) consumato nel Paese. Le persone che presentano il consumo più problematico generano una parte considerevole del fatturato.
Il modello commerciale delle microtransazioni è oggi dominante nell’industria dei videogiochi e si sospetta che queste, in particolare le loot box (“pacchetti misteriosi”), contribuiscano allo sviluppo della dipendenza da questi giochi, tenendo gli utenti prigionieri a lungo termine in modo che continuino a spendere denaro.
Nel caso della canapa, uno studio condotto nel cantone di Vaud ha stimato che la metà della cannabis consumata nel cantone è utilizzata da quel 10% di persone che ne fa uso quotidiano o quasi. Nel caso di una nuova regolamentazione liberale, queste persone e i nuovi consumatori costituirebbero un importante gruppo target per l’industria.
La salute pubblica deve avere la precedenza sulla massimizzazione dei profitti dei vari settori commerciali, sostiene Dipendenze Svizzera, e uno degli obiettivi della politica deve essere quello di prevenire lo sviluppo della dipendenza.
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