La polizia ginevrina ha compiuto giovedì mattina una perquisizione nei locali del servizio cantonale per le votazioni in seguito all'apertura di un'inchiesta per frode elettorale.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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Lo riferisce una breve nota della Procura cantonale, in cui si precisa che l’indagine è stata avviata su denuncia di due dipendenti del servizio in questione.
Nel febbraio scorso il Ministero pubblico ha ricevuto una comunicazione della Corte dei conti, a cui si erano rivolti due dipendenti del Servizio cantonale delle votazioni e delle elezioni che segnalavano il comportamento scorretto di uno dei loro colleghi.
Egli avrebbe distrutto o aggiunto schede di voto in diverse occasioni elettorali, spiega il comunicato.
Interrogati dalla polizia i due hanno confermato la denuncia e la procura ha avviato un procedimento per frode elettorale (art. 282 del codice penale).
Su ordine del Ministero pubblico, la brigata della polizia giudiziaria per la repressione del banditismo ha quindi interpellato il dipendente in questione, attualmente ascoltato, e ha dato avvio alla perquisizione.
Il procuratore generale ha informato il Consiglio di Stato sulle attività in corso per consentirgli di prendere tutte le misure necessarie a garantire la regolarità del processo di voto, conclude la nota odierna del Ministero pubblico ginevrino.
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