Diverse centinaia di gilet gialli si sono radunati mercoledì mattina sulla Place des Nations a Ginevra per manifestare contro il governo francese e l'atteggiamento delle forze dell'ordine. "Siamo pacifisti", hanno assicurato davanti alla sede dell'ONU.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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La partecipazione è stata inferiore alle attese: ci si aspettava infatti la presenza di migliaia di esponenti. “In settimana è difficile, le persone lavorano”, ha affermato uno dei gilet gialli.
“Vogliamo denunciare all’ONU le violenze che subiamo” Gilet Gialli
“Vogliamo denunciare alle Nazioni Unite le violenze che subiamo”, ha proseguito, ammettendo però che le proteste in Francia sono state macchiate dall’intrusione di alcuni vandali. Tuttavia, tali teppisti popolano ogni manifestazione, ha fatto notare, accusando il governo di lasciarli fare allo scopo di screditare il movimento.
La settimana scorsa numerosi inviati speciali dell’ONU avevano definito la legge “anti-casseurs” voluta dalle autorità contraria al diritto internazionale. Avevano inoltre sottolineato l’eccessivo ricorso alla forza da parte dei poliziotti.
Le persone radunatesi non chiedono una commissione d’inchiesta internazionale al Consiglio per i diritti umani, organismo delle Nazioni Unite che tra qualche giorno inizierà la sua sessione proprio nella città romanda. Secondo quanto emerso dalla folla, una semplice dichiarazione di condanna sarebbe sufficiente.
Sui gilet e sugli striscioni dei presenti a Ginevra si potevano leggere slogan contro le violenze degli agenti, perpetuate invece di “proteggere i cittadini”, e altri incentrati sulle rivendicazioni economiche e politiche del movimento. “Vogliamo solo poter vivere del nostro lavoro”, ha dichiarato uno dei presenti.
Per i gilet gialli, il modello democratico della Confederazione è una sorta di fonte d’ispirazione. Stando a un manifestante, un referendum d’iniziativa cittadina elaborato come le iniziative popolari svizzere è “indispensabile”.
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