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Dazi USA, anche la Commissione degli Stati approva il mandato negoziale

il presidente della commissione Carlo Sommaruga (PS, sinistra)
Il presidente della commissione Carlo Sommaruga. Keystone-SDA

Il mandato per negoziare i dazi tra Svizzera e Stati Uniti ha ricevuto l'approvazione di entrambe le commissioni parlamentari della politica estera.

Dopo la Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N) lunedì, martedì è stato il turno di quella omologa degli Stati (CPE-S) ad approvare – con 10 voti favorevoli e due astenuti – il mandato negoziale tra Svizzera e Stati Uniti sui dazi.

La decisione, ha spiegato il presidente della commissione Carlo Sommaruga (PS, sinistra) alla stampa di Palazzo federale, è stata presa dopo aver sentito il consigliere federale Guy Parmelin e la segretaria di Stato dell’economia Helene Budliger Artieda.

Il ginevrino ha poi detto che la commissione non intende divulgare i dettagli del mandato negoziale poiché ciò “indebolirebbe la posizione negoziale della Svizzera”. Questa decisione non vuole però essere una critica alla CPE-N (che lunedì aveva fornito maggiori dettagli, ndr.): “È il nostro modo di lavorare, abbiamo sempre fatto così”, ha detto Sommaruga.

Il ginevrino ha inoltre chiarito che, qualora nel corso dei negoziati emergessero nuovi temi non previsti dal mandato negoziale, le commissioni della politica estera dovranno non solo essere informate, ma anche consultate. Quanto ai ventilati investimenti per 200 miliardi di franchi negli Stati Uniti, Sommaruga ha spiegato che la questione è stata discussa approfonditamente e che il Consiglio federale ha ribadito come, nella dichiarazione d’intenti, la Svizzera non abbia assunto alcun impegno.

Lunedì il consigliere nazionale Laurent Wehrli (PLR, destra), membro della CPE-N, aveva dichiarato che un eventuale investimento di 200 miliardi di franchi negli Stati Uniti avverrebbe esclusivamente a titolo privato.

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