Per il Consiglio degli Stati la Svizzera non deve aderire al Patto dell’ONU sulla migrazione
Il decreto è stato adottato con 26 voti contro 7 e 11 astenuti.
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Con 26 voti contro 7 e 11 astensioni la Camera alta del Parlamento elvetico ha deciso che la Confederazione deve solo prendere atto dei principi guida e degli obiettivi del patto globale ONU sulla migrazione.
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La Svizzera non deve aderire al Patto globale ONU sulla migrazione, ma limitarsi a “prendere atto” dei suoi principi guida e dei suoi obiettivi. Lo ha deciso martedì il Consiglio degli Stati adottando il relativo decreto federale con 26 voti contro 7 e 11 astenuti. In aula si sono scontrati tre schieramenti: la sinistra sosteneva la proposta originaria del Consiglio federale, secondo cui la Svizzera “accetta i principi guida e gli obiettivi del Patto” e l’Assemblea federale ne “sostiene l’accettazione”. L’UDC voleva modificare il decreto in “l’Assemblea federale rifiuta i principi guida e gli obiettivi del Patto” e ne “rifiuta l’accettazione”.
Nel mezzo si è trovata la maggioranza della Commissione della politica estera (CPE), sostenuta da PLR e Alleanza del Centro, che chiedeva appunto di sostituire nel decreto “accetta” con “prende atto”. L’articolo 1 del testo è poi completato con la frase seguente: il Parlamento “sostiene la cooperazione internazionale in materia di migrazione, segnatamente anche nell’ambito dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM)”. L’articolo 2 precisa da parte sua che “l’Assemblea federale sostiene la decisione della Svizzera di non accettare il Patto globale ONU sulla migrazione e di continuare ad astenersi dal voto”.
Il Patto globale ONU sulla migrazione passa ora all’esame del Consiglio nazionale.
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