Crisi in Medio Oriente, occupazione studentesca all’Università di Losanna
Dimostrazione in uno degli accessi al campus universitario da parte di giovani che chiedono alle istituzioni di non rendersi "complici del genocidio" a Gaza.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Un centinaio di studenti e studentesse ha occupato nel tardo pomeriggio l’atrio dell’edificio Geopolis dell’Università di Losanna per manifestare il loro sostegno al popolo palestinese.
Contenuto esterno
Tra le richieste avanzate dai militanti figurano il boicottaggio da parte dell’istituto accademico delle istituzioni israeliane e un cessate il fuoco immediato e permanente. Al momento non è chiaro quando questa azione sarà portata a termine.
Manifestazione spontanea e senza capi
La dimostrazione, che si è svolta pacificamente, è stata organizzata nel quadro delle mobilitazioni che si stanno svolgendo in numerosi campus a livello internazionale, in particolare, hanno sottolineato le e i promotori, in Canada, Stati Uniti e Francia”.
La loro intenzione, hanno affermato, è di “continuare a lottare con ogni mezzo a sostegno del popolo palestinese”.
“La nostra azione è spontanea e non ha né un capo né leader”, indica un comunicato che è stato distribuito dalle e dagli studenti. “Le persone che occupano l’edificio universitario – continua la nota – si rifiutano di essere complici del genocidio coloniale perpetrato dal regime di apartheid israeliano.
Chiediamo a tutti di unirsi a noi e ai membri di altre università e scuole universitarie di mobilitarsi alla stessa maniera”.
Dialogo con il rettore
Il rettore dell’Università losannese, Frédéric Herman, si è recato sul posto per parlare con alcuni manifestanti. Per il momento non è stata presa nessuna decisione da parte dell’università in merito alle rivendicazioni del movimento.
Il rettore, spiegano fonti accademiche, ha chiesto un periodo di riflessione, fino all’inizio della prossima settimana, prima di prendere una decisione.
Le stesse fonti hanno precisato che non sarà effettuato nessun controllo sull’identità delle persone che partecipano alla mobilitazione, non sarà comminata nessuna sanzione, né vi sarà un intervento per far cessare la dimostrazione. Alcune decine di manifestanti si preparano a passare la notte nell’edificio universitario.
Numerose rivendicazioni
Le e gli studenti hanno rivolto parecchie richieste ai vertici accademici losannesi. Tra di esse figura la lista delle attuali collaborazioni con istituzioni israeliane, la loro immediata interruzione fino a quando Israele non rispetterà un cessate il fuoco permanente e il rispetto del diritto internazionale e una politica proattiva di accoglienza e sostegno agli studenti e ai ricercatori palestinesi, simile a quella messa in atto dopo l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo.
I e le manifestanti ritengono che “le università e le alte scuole elvetiche stiano partecipando alla carneficina”. Per questo motivo chiedono un accesso facilitato agli aiuti umanitari, il ripristino immediato dei finanziamenti di Berna all’UNRWA, la fine immediata della collaborazione militare, diplomatica, culturale, economica e naturalmente accademica con Israele e la fine della repressione del movimento di solidarietà con la Palestina.
Proteste studentesche anche in California
La polizia è intervenuta nel Campus dell’Università della California, a Los Angeles, smantellando l’accampamento pro Palestina e arrestando decine di studenti. Una situazione già vista in altri atenei americani e sulla quale ha preso posizione anche il presidente Joe Biden.
La BNS taglia il tasso guida più delle attese: -0,5%
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Banca nazionale svizzera (BNS) allenta ulteriormente la sua politica monetaria e lo fa con un'intensità che sorprende il mercato: l'istituto d'emissione ha deciso di abbassare di 0,50 punti il suo tasso guida, portandolo allo 0,50%.
Il Consiglio federale chiarisce le regole di gestione delle informazioni
Questo contenuto è stato pubblicato al
In seguito alle indiscrezioni, il Consiglio federale ha chiarito oggi le proprie regole per la gestione delle informazioni interne.
Gli alberi di Natale sono sempre più spesso svizzeri e vengono acquistati più presto
Questo contenuto è stato pubblicato al
La domanda di alberi di Natale provenienti dai boschi svizzeri continua ad aumentare e i clienti acquistano prima che in passato: lo afferma Philipp Gut, direttore di IG Suisse Christbaum, l'associazione di categoria dei produttori.
Incertezze sul processo svizzero contro lo zio di Bashar al-Assad
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ci sono ancora "molte incognite" intorno all'ex vicepresidente siriano Rifaat al-Assad dopo la caduta del regime di suo nipote Bashar al-Assad, secondo l'ONG con sede a Ginevra Trial International.
Il prezzo dell’oro alle stelle ostacola gli affari della ticinese Argor-Heraeus
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il prezzo molto elevato dell'oro non fa la fortuna delle fonderie: è quanto emerge prendendo come riferimento Argor-Heraeus, società con sede a Mendrisio che ha oltre 70 anni di vita.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La mostra all'aperto di sculture monumentali di Fernando Botero a Basilea avrà luogo il prossimo anno. Le sue opere saranno esposte sulla Münsterplatz dal 12 maggio al 21 luglio 2025, quindi anche durante l'Eurovision Song Contest (ESC).
La SEM fa sapere che la sospensione delle procedure di asilo riguarda 500 siriani in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
La sospensione delle procedure d'asilo decisa lunedì in seguito alla caduta di Bashar al-Assad riguarda 500 richiedenti siriani in Svizzera, secondo la Segreteria di Stato della migrazione (SEM).
La Svizzera ha congelato beni siriani per 99 milioni di franchi
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera ha congelato beni siriani per un valore di circa 99 milioni di franchi: la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) ha confermato a Keystone-ATS un'informazione in tal senso della Neue Zürcher Zeitung (NZZ).
Argovia è il cantone più libero, il Ticino, nono, perde una posizione
Questo contenuto è stato pubblicato al
Argovia è il cantone più libero della Svizzera, davanti al Liechtenstein (stato confinante inserito fra i cantoni) e Appenzello Esterno.
Karin Keller-Sutter sarà la Presidente per il 2025
Questo contenuto è stato pubblicato al
Karin Keller-Sutter sarà la Presidente della Confederazione per l'anno 2025. L'Assemblea federale ha eletto oggi la liberale-radicale sangallese con 168 voti su 203 schede valide.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.