Cresce il numero di donne in posti dirigenziali
Nel 2022 erano nel 28,5% delle direzioni e nel 24,7% nei consigli di amministrazione. Dieci anni fa, le quote erano di 24,1% e 20,7%.
Aumenta in Svizzera la quota di donne in posizioni dirigenziali: nel 2022 essa si è attestata al 28,5% nelle direzioni e al 24,7% nei consigli di amministrazione (Cda), a fronte di rispettivamente 24,1% e 20,7% registrati dieci anni fa.
È quanto emerge da un’analisi sui dati (di gennaio) del registro di commercio pubblicata oggi da Crif, società attiva nel campo dell’azione antifrode, dei controlli di solvibilità e dell’informazione per aziende e privati.
Con una quota del 31,2% Appenzello Interno è il cantone che presenta la più alta percentuale di donne nelle direzioni, seguito da Argovia (31%), Zurigo (30,2%), Turgovia (29,9%) e Appenzello Esterno (29,8%). I Grigioni sono al 29,4%, mentre il Ticino (25,5%) è in terzultima posizione in una classifica chiusa da Zugo (25%) e Neuchâtel (24,6%).
Se si sposta invece l’attenzione sui Cda, il Ticino (23,8%) sale al 19esimo posto e il canton Grigioni (24,7%) rimangono a metà graduatoria, in un elenco aperto da Basilea Città (26,6%) e chiuso da Zugo (19,5%).
Ingegneria ed energia tra i settori con meno donne
La presenza di donne nei piani alti aziendali varia anche sensibilmente a seconda del settore economico. I rami dei servizi veterinari (54,7%) dell’assistenza sociale (53,2%) e delle attività di servizi personali (51,9%), come ad esempio saloni di parrucchiere e centri estetici, vedono una predominanza femminile nelle direzioni. Le dirigenti si fanno per contro più rare per esempio in comparti come l’ingegneria civile (14,6%), nella fabbricazione di macchinari (15,5%) e nelle forniture energetiche (15,6%).
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