Credit Suisse pagherà 511 milioni: “Nascose conti USA offshore”
UBS ha dichiarato di "non essere coinvolta nella condotta precedente".
Keystone-SDA
Credit Suisse Services AG si è dichiarata colpevole unedìe ha accettato di pagare 511 milioni di dollari per aver nascosto oltre 4 miliardi di dollari alle autorità fiscali statunitensi in conti offshore: lo ha reso noto il Dipartimento di Giustizia USA.
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Secondo l’accordo di patteggiamento, l’istituto elvetico ha cospirato per nascondere i beni detenuti dalla banca da clienti americani con un patrimonio netto molto elevato. “Ciò ha permesso a questi clienti statunitensi di eludere i loro obblighi fiscali negli Stati Uniti”, ha spiegato il Dipartimento di Giustizia.
Credit Suisse ha violato un accordo di patteggiamento del maggio 2014 con gli Stati Uniti per il quale la banca aveva precedentemente pagato una multa di 2,5 miliardi di dollari. La giustizia Usa ha affermato che tra il 2014 e il giugno 2023, Credit Suisse AG Singapore ha detenuto conti non dichiarati intestati a cittadini statunitensi.
“Credit Suisse AG Singapore non è riuscita a identificare adeguatamente i veri titolari effettivi dei conti e non ha condotto indagini adeguate sugli indizi americani presenti nei conti”, ha affermato. Il colosso bancario svizzero UBS, che come noto ha acquisito Credit Suisse, ha congelato alcuni dei conti dopo l’acquisizione e ha divulgato informazioni su di essi al Dipartimento di Giustizia.
In una dichiarazione, UBS ha affermato di “non essere coinvolta nella condotta precedente e di avere tolleranza zero per l’evasione fiscale”.
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