COP30, le ONG richiamano la Svizzera a una maggiore responsabilità
Deluse dai deboli risultati del vertice sul clima COP30, le organizzazioni ambientaliste e umanitarie svizzere chiedono ora al proprio Governo di assumersi maggiori responsabilità nella lotta al cambiamento climatico.
Organizzazioni ambientaliste e umanitarie svizzere si dicono deluse dai risultati del vertice mondiale sul clima COP30 di Belém (Brasile). Pur constatando alcuni progressi, criticano la debolezza dei compromessi raggiunti. Ora, a loro avviso, la Svizzera è chiamata a più responsabilità.
Ils ervizio del TG 12.30 della RSI del 23 novembre 2025:
L’organizzazione ambientalista WWF Svizzera e le organizzazioni umanitarie Azione Quaresimale e Alliance Sud concordano nel definire la conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP 30), conclusasi sabato sera, un’occasione mancata. “Il divario tra ciò che fanno i Paesi e ciò che è necessario fare rimane troppo grande”, ha scritto WWF Svizzera in un comunicato diramato domenica.
Anche l’associazione Alliance Sud parla in una nota pubblicata sabato sera di un “bilancio modesto”. A sua volta, l’organizzazione umanitaria cattolica Azione Quaresimale riconosce i progressi compiuti in materia di giustizia climatica, ma si dice delusa dalla mancanza di impegni vincolanti sul finanziamento del clima.
Svizzera si assuma responsabilità
Tutte e tre le organizzazioni chiedono che il Consiglio federale si assuma ora le proprie responsabilità. “Anche la Svizzera, in quanto nazione industrializzata corresponsabile della crisi climatica, dovrebbe dimostrare un maggiore impegno e contribuire in modo equo al finanziamento della lotta ai cambiamenti climatici”, ha affermato Azione Quaresimale.
“A Belém la Svizzera si è impegnata a favore di una risposta forte al divario di riduzione. Questo è positivo. Ma per rimanere credibile, ora deve fare la sua parte e ridurre il divario di riduzione a livello nazionale”, ha scritto dal canto suo il WWF.
Anche Alliance Sud ritiene che la Svizzera abbia una chiara responsabilità. “Non basta impegnarsi una volta all’anno alla COP per l’abbandono delle energie fossili. Il Consiglio federale deve dare priorità alla protezione del clima durante tutto l’anno: nella decarbonizzazione della Svizzera, ma anche nei numerosi contatti diplomatici con i grandi emettitori”, ha dichiarato Delia Berner, esperta di politica climatica internazionale presso Alliance Sud, citata nel comunicato.
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