Secondo uno studio, i bambini che contano con le dita sono più bravi in matematica
Un gesto che quasi tutti abbiamo imparato.
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E se la bravura in matematica iniziasse da quanto si impara all'asilo? Secondo uno studio sarebbe proprio così.
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Contare con le dita rende i bambini dell’asilo più bravi in matematica: lo rileva uno studio dell’Università di Losanna, secondo il quale bimbe e bimbi di 5-6 anni hanno migliorato notevolmente le loro capacità di fare addizioni quando si sono aiutati con le dita.
“Quando ho visto i risultati per la prima volta, sono rimasta stupita dall’enorme aumento delle prestazioni dei bambini che inizialmente non avevano usato le dita per risolvere gli esercizi”, ha dichiarato mercoledì a Keystone-ATS Catherine Thevenot, che ha guidato lo studio ed è professoressa presso l’Istituto di psicologia dell’Università di Losanna.
In un precedente studio, Thevenot ha dimostrato che le bambine e i bambini che a questa età fanno i conti con le dita sono più intelligenti e mostrano una migliore prestazione nel calcolo rispetto a quelli che non le usano. “Ci siamo quindi chiesti se fosse possibile insegnare ai fanciulli che non usano le dita a farlo per migliorare il loro rendimento”, ha detto Thevenot.
Per lo studio pubblicato sulla rivista specializzata “Child Development”, i ricercatori hanno insegnato a più di 300 bimbe e bimbi dell’asilo come far di conto con le dita. Prima di tale “lezione” questi bambini erano in grado di risolvere correttamente circa un terzo degli esercizi di addizione. Dopo l’istruzione sull’uso delle dita per calcolare, hanno effettuato senza errori oltre tre quarti dei compiti.
Queste informazioni sono particolarmente importanti per le e gli insegnanti della scuola materna, affermano le ricercatrici e i ricercatori nello studio. Molti insegnanti ritengono infatti i bambini che contano aiutandosi con le dita abbiano delle difficoltà in matematica. Tuttavia, ciò può essere vero solo per chi lo fa a partire dagli otto anni.
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