Il consuntivo 2016 della Confederazione si è chiuso con un’eccedenza di 752 milioni di franchi, a fronte di un disavanzo di 496 milioni iscritto a preventivo. Il miglioramento, ha indicato venerdì il Consiglio federale presentando i conti, è dovuto essenzialmente agli effetti dei tassi d’interesse negativi.
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tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 23.02.2017)
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Tra le entrate –poco più di 67 miliardi, 280 milioni in più dei valori previsti- a crescere maggiormente sono stati gli introiti dell’imposta federale diretta (cfr. Pagare le tasse in Svizzera). I proventi delle altre imposte sono invece rimaste a un valore inferiore di quanto preventivato.
Le uscite sono invece di quasi un miliardo inferiori al preventivo, ciò che si spiega soprattutto con un minore fabbisogno per gli interessi passivi (-500 milioni), i versamenti all’AVS e all’AI (pensioni di vecchiaia e invalidità) legati all’andamento dell’IVA (-200 milioni) e le misure introdotte per sopperire alla mancata partecipazione a programmi di ricerca Ue alle quali si è ricorso in maniera inferiore al previsto (-100 milioni).
Alle cifre ordinarie vanno aggiunti 478 milioni di franchi di entrate straordinarie: 170 dalle multe incassate dalla Commissione della concorrenza (COMCO), 165 dalla liquidazione dell’ex compagnia aerea di bandiera Swissair e 144 dal pagamento dell’ultima tranche delle licenze di telefonia mobile attribuite nel 2012.
Tenendo conto dei proventi straordinari, l’eccedenza ammonta a 1,2 miliardi di franchi. Il debito lordo è così diminuito da 103,8 a 98,8 miliardi.
Le prospettive a lungo termine non sono tuttavia rosee. Senza i tassi d’interesse negativi, i conti 2016 della Confederazione si sarebbero chiusi con un disavanzo. Le previsioni per il periodo 2018-2020 continuano del resto a presentare elevati deficit strutturali che impongono risparmi.
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