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Cala l'utile di UBS nel 2019: -4,7%

UBS ha registrato nel 2019 un calo dell'utile netto del 4,7%, attestandosi a 4,3 miliardi di dollari. Il primo gruppo bancario svizzero soffre dei tassi negativi e delle tensioni commerciali internazionali. Malgrado la contrazione, l'istituto parla di solidi risultati d'esercizio, realizzati in un contesto difficile. Nondimeno, il presidente della direzione Sergio Ermotti annuncia misure di ristrutturazione.

Questo contenuto è stato pubblicato il 21 gennaio 2020 minuti
tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 21.01.2020)
Ermotti martedì di fronte alla stampa. Keystone / Christian Beutler

L'utile ante-imposte pubblicato è sceso del 7% su base annua a 5,58 miliardi, mentre quello rettificato è diminuito di mezzo punto percentuale a 6,04 miliardi di dollari, indica una notaLink esterno. Per quanto riguarda il solo quarto trimestre 2019, il risultato operativo è progredito dell'1,1% a 7,05 miliardi. L'utile prima delle imposte è quasi raddoppiato (+93% a 928 milioni) mentre quello netto è cresciuto su base annua del 130% a 722 milioni.

"Al termine di un esercizio solido abbiamo ottenuto il miglior utile ante-imposte rettificato di un quarto trimestre dal 2010", rileva l'amministratore delegato, che in questa intervista al TG della Radiotelevisione svizzera spiega come la direzione della banca dovrà riposizionare l'unità più importante e controllarne i costi. Intanto, UBS ha firmato la Carta delle nazioni unite per la sostenibilità.

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Le difficili condizioni di mercato hanno impedito di raggiungere gli obiettivi annunciati da UBS nell'ottobre 2018 e, poiché i vertici non si attendono miglioramenti nei prossimi anni, hanno imposto un adeguamento di quello relativi al periodo 2020-22-

Anche la concorrente Credit Suisse ha abbassato di recente le previsioni sui rendimenti.

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