Per il 2015, con l'abbandono della soglia minima di cambio euro-franco, è previsto un calo del giro d'affari del 2,1%; è la maggior contrazione degli ultimi 35 anni
Il commercio al dettaglio sta vivendo in Svizzera un momento difficile: il centro di ricerche BAK Basel prevede per il 2015 un calo del giro d’affari del 2,1% rispetto all’anno precedente, ossia 2 miliardi di franchi.
È la maggior contrazione delle vendite degli ultimi 35 anni. Dovuta certamente alla crisi, ma soprattutto -indica l’istituto- all’abbandono della soglia minima di cambio franco-euro, deciso dalla Banca nazionale svizzera lo scorso gennaio.
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