Il Nazionale vuole inasprire il diritto penale minorile
La presidente del Nazionale Maja Riniker.
Keystone-SDA
I minorenni colpevoli di reati gravi potrebbero presto essere giudicati con maggiore severità.
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Il Consiglio nazionale ha approvato di stretta misura – con 95 voti contro 94 (3 astenuti) e con il voto decisivo della presidente Maja Riniker (Partito liberale radicale – PLR, destra) – una mozione di Nina Fehr Düsel (Unione democratica di centro – UDC, destra conservatrice), che chiede un inasprimento del diritto penale minorile.
Secondo Fehr Düsel, i giovani commettono reati sempre più violenti ma ricevono pene troppo indulgenti. La parlamentare sostiene che l’attuale sistema non rispetta il principio di proporzionalità rispetto alla gravità dei delitti. Attualmente, il diritto penale distingue solo tra minori e maggiorenni, senza ulteriori sfumature. La mozione propone pene più elevate per i giovani che non collaborano e che hanno esaurito tutte le misure rieducative.
In particolare, si chiede di portare da quattro a sei anni la durata massima della privazione della libertà per i sedicenni, e da uno a due anni per i quindicenni. Per i casi più gravi, si propone di applicare direttamente il diritto penale degli adulti.
Il ministro della giustizia Beat Jans ha riconosciuto l’escalation di violenza tra i giovani, ma ha invitato alla cautela. A suo avviso, il sistema funziona e gode di un riconoscimento internazionale. Ha sottolineato che non esiste una correlazione statistica tra la severità delle condanne e la recidiva, e che l’obiettivo del diritto penale minorile è l’educazione e la prevenzione.
Jans ha ribadito che il cervello umano si sviluppa completamente solo a 25 anni, e che è essenziale offrire ai giovani reali possibilità di cambiamento. Il consigliere federale ha anche chiesto, invano, di attendere la pubblicazione, a fine anno, di un rapporto sull’efficacia delle sanzioni nel diritto penale minorile.
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