Ancora divergenze sull’imposizione individuale, ma “sì” all’ iniziativa
Susanne Vincenz-Stauffacher.
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Rimangono ancora divergenze dopo il secondo passaggio al Consiglio nazionale del progetto volto a introdurre l'imposizione individuale dei coniugi in Svizzera.
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Nonostante rimangano ancora divergenze riguardo l’imposizione individuale dei coniugi sposati, la Camera del popolo ha fatto un passo avanti raccomandando (98 voti a 96) il “sì” all’iniziativa delle Donne PLR (Partito liberale radicale, destra). Il testo, denominato “Per un’imposizione individuale a prescindere dallo stato civile (Iniziativa per imposte eque)”, chiede esplicitamente il passaggio alla tassazione individuale, coppie sposate incluse. Attualmente, nella Confederazione la tassazione individuale viene applicata alle persone sole e alle coppie non sposate. Quelle sposate e quelle dello stesso sesso che vivono in un’unione registrata sono invece tassate congiuntamente. I loro redditi, deplorano le iniziativiste, vengono dunque sommati e pagano un importo più elevato.
Nel dibattito tenutosi oggi, i consiglieri nazionali hanno ripetuto argomentazioni già note, espresse più volte in passato in questo e altri dibattiti simili. La visione è assai ideologica, con l’UDC e il Centro a difendere la famiglia tradizionale. Per quest’ultima formazione politica, la penalizzazione fiscale del matrimonio, denunciata dal Tribunale federale nel 1984, va risolta con la sua iniziativa popolare (che prevede esplicitamente il cumulo dei redditi dei coniugi nella dichiarazione d’imposta, e che non è quindi compatibile con quella delle Donne PLR).
“Perché obbligare i cantoni a modificare il loro sistema cantonale quando questi hanno già risolto il problema della penalizzazione del matrimonio?”, si è chiesto Leo Müller (Centro). La proposta è un mostro burocratico, ha sostenuto il lucernese.
Il passaggio all’imposizione individuale ha importanti stimoli all’occupazione in un contesto di penuria di manodopera, hanno replicato sottolineato diversi oratori. Susanne Vincenz-Stauffacher (PLR) ha anche lodato il fatto che la proposta permetterà di imporre le coppie indipendentemente dallo stato civile. “Il sistema fiscale non deve più privilegiare un solo tipo di famiglia”, ha sostenuto.
Anche la consigliera federale Keller-Sutter si è espressa a favore del passaggio all’imposizione individuale, ma non con lo strumento dell’iniziativa. “Non è necessario avere una disposizione costituzionale, basta una revisione di legge”, ha sostenuto alludendo al controprogetto indiretto alla proposta delle Donne PLR.
Tale controprogetto è stato anch’esso discusso oggi dal Consiglio nazionale. Il principio del passaggio all’imposizione individuale è già stato approvato da entrambe le camere. Il dossier si trova oggi alla fase di appianamento delle divergenze.
Divergenze che però sono state mantenute: la Camera del popolo ha così respinto la possibilità, introdotta dagli Stati, di trasferire le deduzioni per figli. “No” anche a disposizioni procedurali concernenti il diritto reciproco dei coniugi di esaminare gli atti e di fare ricorso. La Camera del popolo ha infine adottato una tariffa d’imposta che si situa tra quella accolta dai “senatori” e quella originariamente proposta dal governo.
Il dossier – l’iniziativa delle Donne PLR e il controprogetto (la nuova Legge federale sull’imposizione individuale) – passa ora al Consiglio degli Stati.
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