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Nessun limite ai salari versati agli sportivi

consiglio nazionale in seduta
Pronta la revisione della legge sui cartelli. Keystone-SDA

Risolte le divergenze parlamentari, la revisione della Legge sui cartelli è pronta per il voto finale e, oltre a negare l'eccezione salariale ai club sportivi, modernizza il controllo delle concentrazioni e rafforza il diritto civile in materia.

Nella revisione della Legge sui cartelli non ci sarà una eccezione a favore dei club sportivi professionistici, che non potranno così limitare i salari lordi versati ai giocatori. Lo hanno deciso gli Stati, alla luce della ripetuta opposizione del Nazionale.

La proposta era stata pensata per aiutare i club sportivi a far quadrare i conti e per sottolineare l’importanza del fair play finanziario, che consente anche ai sodalizi meno ricchi di sopravvivere e di misurarsi ad armi quasi uguali con i grandi club. Il Nazionale si è però opposto per ben due volte, respingendo l’idea di introdurre intese ad hoc per un settore economico particolare.

I due rami del Parlamento si opponevano anche su un altro aspetto, che concerneva la valutazione degli accordi di cartello illeciti. Malgrado l’opposizione degli Stati che la ritenevano una inutile complicazione, il Nazionale finora non ha mai voluto rinunciare a una valutazione caso per caso. Giovedì i “senatori” hanno ceduto e si sono allineati alla Camera del popolo.

La revisione legislativa è ora pronta per le votazioni finali. Tra gli aspetti più significativi della nuova legge figura la modernizzazione del controllo delle concentrazioni: col passaggio dall’attuale test di rilevamento di una posizione dominante qualificata al test SIEC (Significant Impediment to Effective Competition), la procedura d’esame sarà allineata agli standard internazionali.

Un altro elemento della revisione di legge consiste nel rafforzamento del diritto civile in materia di cartelli. Consumatori e organi pubblici saranno infatti legittimati a intentare azioni civili. Inoltre, la procedura di opposizione sarà consolidata e resa più favorevole all’innovazione. Per le imprese, il rischio di essere direttamente sanzionate per una pratica segnalata decadrà in via definitiva se le autorità della concorrenza non avvieranno un’indagine entro un periodo che sarà ridotto da cinque a due mesi.

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