Il Nazionale approva l’imposizione individuale dei coniugi
È giunta l'ora di passare all'imposizione individuale dei coniugi in Svizzera. Lo pensa la maggioranza - PLR, Verdi liberali e sinistra - del Consiglio nazionale, che ha approvato un progetto in materia. Contrari UDC e Alleanza del Centro.
Concretamente, con 98 voti contro 93 (un’astensione) la Camera del popolo ha approvato il controprogetto indiretto all’iniziativa popolare “Per un’imposizione individuale a prescindere dallo stato civile (Iniziativa per imposte eque)”. Le discussioni su questo tema erano iniziate lunedì di settimana scorsa, quando avevano preso la parola circa un terzo dei consiglieri e delle consigliere nazionali. Non c’era però stata nessuna votazione.
I e le parlamentari che si sono espressi oggi hanno sostanzialmente ripreso gli argomenti avanzati dieci giorni fa: per il Partito liberale radicale (PLR), il Partito dei verdi liberali (PVL), il Partito socialista (PS) e i Verdi, quello proposto è l’unico modello che non solo elimina gli svantaggi fiscali del matrimonio, ma migliora anche gli incentivi all’occupazione, in particolare delle donne. Per l’Unione democratica di centro (UDC) e il Centro la proposta, oltre a essere un mostro burocratico (dovranno essere esaminati 1,8 milioni di dichiarazioni d’imposta supplementari), creerebbe nuove disparità per le coppie che dispongono di un solo reddito.
I contenuti
La proposta di modifica costituzionale chiede esplicitamente il passaggio alla tassazione individuale, coppie sposate incluse. Attualmente, nella Confederazione la tassazione individuale viene applicata alle persone sole e alle coppie non sposate.
Quelle sposate e quelle dello stesso sesso che vivono in un’unione registrata sono invece tassate congiuntamente. I loro redditi, deplorano gli iniziativisti, vengono dunque sommati e pagano un importo più elevato.
La principale novità del controprogetto approvato oggi – l’iniziativa è formulata in modo generico e non contiene dettagli, spetterebbe al Parlamento elaborarli in caso di “sì” alle urne – è, come accennato, il passaggio all’imposizione individuale, che sarà effettivo a tutti e tre i livelli statali (federale, cantonale e comunale). Di conseguenza, se il progetto andrà a buon fine, gli Stati devono ancora esprimersi, i coniugi saranno tassati separatamente come le coppie non sposate. Dovranno quindi compilare due dichiarazioni d’imposta distinte.
Nell’ambito dell’imposta federale diretta (IFD), la deduzione per i figli verrà aumentata dagli attuali 6’700 a 12’000 franchi e sarà ripartita in parti uguali tra i genitori. La riforma comporterà anche adeguamenti alla tariffa fiscale.
A livello di casse pubbliche, il passaggio al nuovo sistema comporterà minori entrate dall’IFD pari a circa a 1 miliardo di franchi, 800 milioni dei quali a carico della Confederazione e 200 milioni dei Cantoni.
Il dossier passa ora all’esame del Consiglio degli Stati.
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