Il Consiglio nazionale ha adottato la risoluzione sul genocidio degli yazidi
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Il Consiglio nazionale ha formalmente riconosciuto come "genocidio" - con 105 voti contro 61 e 27 astenuti - l'attacco da parte del sedicente Stato islamico contro la comunità degli yazidi in Iraq perpetrato un decennio fa.
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Gli yazidi sono una minoranza etnica di ceppo curdo che vive anche in alcuni territori della Turchia e dell’Iran. Una decina di anni fa il sedicente Stato islamico ha preso di mira questa popolazione con l’obiettivo di sterminarla.
Nella dichiarazione adottata lunedì, la Camera del popolo “condanna con la massima fermezza la deportazione forzata, lo stupro e l’omicidio sistematici del popolo yazida perpetrati con l’intento di commettere un genocidio nonché la distruzione dei luoghi di culto”. Nel documento si precisa anche che il Nazionale “riconosce come atto di genocidio l’attacco da parte dello Stato islamico contro la comunità religiosa degli yazidi in Iraq a partire dal 3 agosto 2014”.
La dichiarazione fa seguito a una petizione corredata da oltre 80’000 firme depositata alla Cancelleria federale a inizio luglio 2023 per chiedere il riconoscimento del genocidio degli yazidi.
Stando a uno studio pubblicato nel periodico “Public Library of Science”, 3’100 Yazidi sono stati uccisi e altri 6’800 catturati. Circa 2’500 donne e bambini risultano ancora oggi dispersi, e diverse fosse comuni non sono state ancora aperte, viene sottolineato nella petizione.
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