Ci vogliono più mezzi per polizia e inquirenti, della Valle
Nicoletta della Valle se ne va tra poche settimane.
Keystone-SDA
A poche settimane dalla sua partenza, prevista per il 31 gennaio, la direttrice dell'Ufficio federale di polizia (fedpol), Nicoletta della Valle, ne ha approfittato oggi per ribadire la necessità di mettere più mezzi a disposizione di polizia e inquirenti.
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Finché i cittadini non percepiscono il pericolo rappresentato dalle organizzazioni criminali, non c’è pressione da parte dell’opinione pubblica per aumentare i fondi a disposizione della polizia, ha sostenuto della Valle. In altri Paesi, i politici si sono dati una mossa solo dopo aver visto i primi morti nelle strade, ha sottolineato.
Vado ripetendo da anni, ha proseguito, che lavoro con le risorse che mi vengono date, ossia 308 milioni di franchi all’anno, somma che equivale al costo di un caccia F-35 e mezzo. “Non si tratta di contrapporre l’esercito alla polizia – ha spiegato la direttrice di fedpol – ma è un fatto che i miei collaboratori fanno l’equivalente di 100 ore di lavoro straordinario a tempo pieno all’anno: se spremiamo troppo il limone, la gente finirà con l’andarsene”.
Allo scopo di contrastare le maggiori sfide attuali, ossia terrorismo e criminalità organizzata, è necessario secondo della Valle migliorare lo scambio di informazioni fra autorità. Paradossalmente, “oggi in Svizzera la polizia non sa cosa fa la polizia”.
Lo scambio a livello nazionale dei dati di polizia, noto come Polap, è ancora agli albori e ci sono questioni aperte con i Cantoni. “Al momento – ha sottolineato – lo scambio di informazioni è migliore con le autorità dell’area Schengen rispetto che non all’interno della Svizzera”.
Anche sul fronte della lotta al riciclaggio di denaro, la situazione è difficile, ha affermato della Valle, aggiungendo di non essere sicura che la prevista revisione della legge avrà il successo sperato.
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