Jungfraujoch: eccellenza non solo turistica, ma anche scientifica
Lo Jungfraujoch, al confine tra Berna e Vallese, non è solo sinonimo di panorami mozzafiato, orde di turisti e storia della conquista delle vette. La stazione di ricerca, che sorge lassù dal 1931, ha ottenuto il "Chemical Landmark", un riconoscimento attribuito dall'Accademia svizzera di scienze naturali per sottolineare l'importanza della struttura nella storia della chimica in Svizzera.
La particolarità della stazione - comprendente anche un osservatorio detto della Sfinge (Sphinx) a 3'571 metri di quota - è che dalla sua fondazione è attiva a livello internazionale, ha precisato Markus Leuenberger, dell'Università di Berna, all'agenzia di stampa ats. Inoltre, offre l'unica possibilità di pernottamento sul posto, riservata ai soli ricercatori, ed è facilmente raggiungibile con la ferrovia, ciò che permette di trasportare anche apparecchi pesanti.
Nei primi decenni l'attenzione degli scienziati era puntata sull'astronomia e la ricerca sulle radiazioni. Oggi, l'80% degli studi verte sul clima e l'ambiente, in particolare sui gas e le particelle dell'atmosfera e sulle loro tendenze a lungo termine.
La maggioranza dei progetti è gestita dalla Svizzera con una partecipazione internazionale, ha spiegato Leuenberger: nel 2018, 37 su 44 erano sotto guida elvetica.
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