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“Troppi bimbi”, stop alle nuove famiglie a Chaux-du-Milieu

Veduta del piccolo villaggio di Chaux-du-Milieu
Veduta del piccolo villaggio di Chaux-du-Milieu Keystone / Cyril Zingaro

Il piccolo comune neocastellano ha deciso di porre un freno all'arrivo di nuove famiglie sul suo territorio poiché la presenza di molti bambini e bambine sta creando insolubili problemi alle casse pubbliche.

C’è un comune nella Svizzera romanda che vuole porre un freno all’arrivo di nuove famiglie. Il motivo? Al momento ci sono troppi alunni e alunne, tanto che i costi per la scolarizzazione si mangiano il grosso delle entrate fiscali.

Le ragioni per spostarsi a Chaux-du-Milieu ci sono tutte: si tratta di una località bucolica situata nelle montagne neocastellane, caratterizzata da una vita associativa e culturale vivace, dovuta anche alla forte presenza di bambini, ben 113 su una popolazione totale di 500 persone, ciò che fa di questa località la più giovane del Cantone.

Il problema delle nuove zone edificabili

Nulla di strano allora che diverse famiglie abbiano deciso di stabilirsi qui, attirate anche dal costo abbordabile dei terreni e delle costruzioni. Si tratta di una scelta politica: nel 1992, il comune contava solo 424 abitanti. Da qui l’idea di istituire due nuove zone edificabili per la costruzione di villette a prezzi interessanti, ha spiegato a Keystone-ATS il sindaco Philippe Raval. Una strategia vincente che ha però anche il rovescio della medaglia.

“Solo per la scuola, i costi oscillano tra 8000 e 13 mila franchi per scolaro”, stando a Raval, secondo cui una dozzina in meno di allievi consentirebbe al Comune di chiudere i conti con un utile. “Il peso della scolarità è tale – sottolinea Raval – che facciamo fatica ad investire per l’ammodernamento dei nostri immobili”.

Il motivo è anche da ricercarsi nelle scarse entrate fiscali da parte delle persone giuridiche visto che le piccole industrie e gli artigiani latitano. A detta di Damien e Laurie, genitori di 3 bambini stabilitisi nel comune nel 2021, nel 2023 il costo dovuto alla scolarizzazione si è accaparrato il 98,46% delle entrate fiscali. Il Comune ha archiviato i conti con un deficit superiore ai 130 mila franchi.

Affitti a famiglie senza figli

Per correggere questa situazione entro il 2028/2029, quando il peso causato dalla scolarizzazione dovrebbe farsi più sopportabile, si è deciso di frenare l’arrivo di nuove famiglie, ha spiegato Raval.

Per gli appartamenti da affittare di proprietà del Comune vengono privilegiate coppie senza figli o con bambini piccoli, non ancora in età di frequentare la scuola. Oltre a ciò, la costruzione di nuove case in proprietà dovrebbe terminare nel 2030, alleviando così il bilancio del Comune.

Raval è tuttavia consapevole che bisognerà agire con prudenza affinché rimangano bambini a sufficienza onde evitare di dover chiudere la scuola.

A tale proposito, si sta pensando a una fusione con altri Comuni, come la Brévine o Cerneux-Péquignot, ciò che permetterebbe di gestire in maniera più efficace i cambiamenti. La Brévine, per esempio, rischia di ritrovarsi nella nostra stessa situazione fra qualche anno, mette in guardia Raval.

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