“Troppi bimbi”, stop alle nuove famiglie a Chaux-du-Milieu
Veduta del piccolo villaggio di Chaux-du-Milieu
Keystone / Cyril Zingaro
Il piccolo comune neocastellano ha deciso di porre un freno all'arrivo di nuove famiglie sul suo territorio poiché la presenza di molti bambini e bambine sta creando insolubili problemi alle casse pubbliche.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
Keystone-ATS
C’è un comune nella Svizzera romanda che vuole porre un freno all’arrivo di nuove famiglie. Il motivo? Al momento ci sono troppi alunni e alunne, tanto che i costi per la scolarizzazione si mangiano il grosso delle entrate fiscali.
Le ragioni per spostarsi a Chaux-du-Milieu ci sono tutte: si tratta di una località bucolica situata nelle montagne neocastellane, caratterizzata da una vita associativa e culturale vivace, dovuta anche alla forte presenza di bambini, ben 113 su una popolazione totale di 500 persone, ciò che fa di questa località la più giovane del Cantone.
Il problema delle nuove zone edificabili
Nulla di strano allora che diverse famiglie abbiano deciso di stabilirsi qui, attirate anche dal costo abbordabile dei terreni e delle costruzioni. Si tratta di una scelta politica: nel 1992, il comune contava solo 424 abitanti. Da qui l’idea di istituire due nuove zone edificabili per la costruzione di villette a prezzi interessanti, ha spiegato a Keystone-ATS il sindaco Philippe Raval. Una strategia vincente che ha però anche il rovescio della medaglia.
“Solo per la scuola, i costi oscillano tra 8000 e 13 mila franchi per scolaro”, stando a Raval, secondo cui una dozzina in meno di allievi consentirebbe al Comune di chiudere i conti con un utile. “Il peso della scolarità è tale – sottolinea Raval – che facciamo fatica ad investire per l’ammodernamento dei nostri immobili”.
Il motivo è anche da ricercarsi nelle scarse entrate fiscali da parte delle persone giuridiche visto che le piccole industrie e gli artigiani latitano. A detta di Damien e Laurie, genitori di 3 bambini stabilitisi nel comune nel 2021, nel 2023 il costo dovuto alla scolarizzazione si è accaparrato il 98,46% delle entrate fiscali. Il Comune ha archiviato i conti con un deficit superiore ai 130 mila franchi.
Affitti a famiglie senza figli
Per correggere questa situazione entro il 2028/2029, quando il peso causato dalla scolarizzazione dovrebbe farsi più sopportabile, si è deciso di frenare l’arrivo di nuove famiglie, ha spiegato Raval.
Per gli appartamenti da affittare di proprietà del Comune vengono privilegiate coppie senza figli o con bambini piccoli, non ancora in età di frequentare la scuola. Oltre a ciò, la costruzione di nuove case in proprietà dovrebbe terminare nel 2030, alleviando così il bilancio del Comune.
Raval è tuttavia consapevole che bisognerà agire con prudenza affinché rimangano bambini a sufficienza onde evitare di dover chiudere la scuola.
A tale proposito, si sta pensando a una fusione con altri Comuni, come la Brévine o Cerneux-Péquignot, ciò che permetterebbe di gestire in maniera più efficace i cambiamenti. La Brévine, per esempio, rischia di ritrovarsi nella nostra stessa situazione fra qualche anno, mette in guardia Raval.
Ex presidente della BNS nel Consiglio di fondazione del WEF
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ex presidente della Banca nazionale svizzera (BNS) Philipp Hildebrand è stato eletto la scorsa settimana nel Consiglio di fondazione del Forum economico mondiale (WEF). Il Consiglio di fondazione è attualmente sotto pressione: un mese fa ha dovuto avviare un'indagine sul fondatore del WEF Klaus Schwab, poco dopo le sue dimissioni da presidente.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Apple vuole accelerare sullo sviluppo di un proprio modello di intelligenza artificiale, conosciuto come "Llm Siri". Lo ha detto Mark Gurman di Bloomberg, esperto conoscitore di fatti che riguardano la Mela.
Per Pentecoste e Ascensione ci saranno 40 treni speciali
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per far fronte all'elevato numero di viaggiatori previsto nei fine settimana festivi della Pentecoste e dell'Ascensione, le FFS faranno circolare 40 treni speciali tra la Svizzera tedesca e il Ticino.
Oltre mezzo milione di persone a Basilea per l’Eurovision: “Un successo”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Oltre mezzo milione di persone hanno preso parte la settimana scorsa a Basilea all'Eurovision Song Contest (ESC). Lo hanno reso noto stamane la SSR e le autorità, parlando di "pieno successo" dell'evento.
Plurilinguismo e lingue minoritarie protagoniste a Davos
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per la prima volta la Svizzera ospita il consorzio internazionale "multilinguismo come opportunità", che avrà luogo a Davos dal 21 al 23 di maggio. L'evento coinvolgerà relatori di tutto il mondo, che discuteranno di minoranze linguistiche a livello globale.
Salute in Svizzera, notevoli differenze fra uomini e donne
Questo contenuto è stato pubblicato al
In ambito di salute si riscontrano marcate differenze fra uomini e donne in Svizzera. A renderlo noto è l'Ufficio federale di statistica (UST), tramite un'indagine sul tema che fa riferimento a dati del 2022.
Sono più di 260 le vittime della tratta di esseri umani in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'anno scorso, 208 vittime della tratta di esseri umani si sono rivolte al Servizio specializzato in materia di tratta e migrazione delle donne (FIZ). Per altre 59, l'esame è ancora in corso o non è più possibile a causa della perdita di contatto.
La popolazione ebrea in Svizzera è preoccupata per la propria sicurezza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli ebrei svizzeri sono preoccupati per la loro sicurezza: è quanto emerso nell'assemblea dei delegati della Federazione svizzera delle comunità israelite (FSCI), svoltasi ieri a Zurigo.
Sondaggio dell’esercito sulle persone non binarie non finisce bene
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'esercito svizzero ha condotto un sondaggio sul tema della non-binarietà: molti degli 81 partecipanti non hanno però risposto seriamente alle domande, riferisce oggi la NZZ am Sonntag (NZZaS).
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.