Svizzera-UE, “no” governativo all’iniziativa Bussola senza controprogetto
Il Consiglio federale ha raccomandato al Parlamento di respingere l'iniziativa Bussola, che mira a introdurre il referendum obbligatorio per tutti i trattati internazionali che, come gli accordi con l'UE, prevedono una ripresa dinamica del diritto estero.
L’iniziativa Bussola, che chiede che il pacchetto di accordi con l’UE sia sottoposto al voto del popolo e dei Cantoni, dev’essere respinta. Mercoledì il Consiglio federale raccomanda al Parlamento di bocciare il testo senza opporgli un controprogetto.
L’iniziativa mira a sancire nella Costituzione il principio secondo cui la Svizzera non può cedere la propria giurisprudenza all’estero. Concretamente i promotori – in gran parte di lingua tedesca, provenienti dal mondo dell’economia, dal Partito liberale radicale (PLR, destra) o dall’Unione democraitca di centro (UDC, destra conservatrice) – chiedono che tutti i trattati che prevedono una ripresa dinamica del diritto straniero siano sottoposti al referendum obbligatorio.
In questo modo, trattati come il pacchetto di accordi con l’UE potranno essere conclusi solo se approvati da popolo e Cantoni. Il Consiglio federale si è invece espresso a favore del referendum facoltativo su questo tema.
Nel recente passato, sia i cittadini che il Parlamento hanno più volte rifiutato di estendere il referendum obbligatorio ai trattati internazionali, ha ricordato il Governo.
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