Svizzera-UE, maggiore coinvolgimento di Cantoni e Parlamento

Il Consiglio federale intende rafforzare il coinvolgimento di Cantoni e Parlamento nella gestione del pacchetto Svizzera-UE, proponendo una convenzione e nuove istruzioni per garantire maggiore trasparenza e partecipazione nei processi decisionali legati alle relazioni con Bruxelles.
Il Consiglio federale ha delineato mercoledì nuove misure per rafforzare la partecipazione di Cantoni e Parlamento nella gestione del pacchetto Svizzera-UE, con l’obiettivo di consolidare le relazioni istituzionali con l’Unione Europea.
L’Esecutivo ha deciso di avviare la stesura di una convenzione con i Cantoni e di potenziare i processi informativi per le commissioni parlamentari. Le proposte saranno integrate nel messaggio che il Consiglio federale presenterà al Parlamento a marzo 2026, segnando un passo decisivo verso una politica estera più inclusiva.
Un ruolo rafforzato per i Cantoni
I Cantoni chiedono da tempo un maggiore coinvolgimento nella politica estera svizzera per influenzare le decisioni legate alle relazioni con l’UE. Prendendo spunto dall’esperienza di Schengen/Dublino, l’esecutivo propone una convenzione che garantisca ai Cantoni un ruolo attivo nel “decision shaping”, ovvero nell’elaborazione delle decisioni che toccano loro competenze e interessi.
La convenzione disciplinerà anche la partecipazione dei Cantoni alla preselezione dei membri della Camera per gli aiuti di Stato della Commissione della concorrenza (COMCO), alla gestione di controversie con l’UE e al dialogo politico ad alto livello con Bruxelles. Il dialogo sull’Europa, già consolidato tra Confederazione e Cantoni, sarà ulteriormente formalizzato.
Parlamento maggiormente coinvolto
Parallelamente, il Consiglio federale intende potenziare il ruolo del Parlamento attraverso un processo informativo più esteso e trasparente. A tal fine, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), in collaborazione con il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) e la Cancelleria federale, elaborerà entro fine 2025 un’istruzione basata sulla legge sul Parlamento. Questo garantirà un flusso informativo continuo e strutturato verso le commissioni parlamentari, permettendo un coinvolgimento attivo nel processo decisionale del pacchetto Svizzera-UE.
Prossimi passi
Il DFAE, insieme al DFGP e al Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), avvierà discussioni con la Conferenza dei Governi cantonali per definire i dettagli della convenzione, con risultati attesi entro la primavera 2026.
Per formalizzare l’accordo con i Cantoni, saranno necessarie modifiche alla legge federale sulla loro partecipazione alla politica estera, che saranno incluse nel messaggio parlamentare del marzo 2026. La consultazione sul pacchetto Svizzera-UE, avviata il 13 giugno 2025, si concluderà a fine ottobre, con eventuali adeguamenti al progetto basati sui pareri raccolti.
Verso la firma degli accordi
Il Consiglio federale prevede di firmare l’Accordo sui programmi dell’UE (EUPA) a novembre 2025, consentendo alla Svizzera di partecipare con effetto retroattivo ai programmi Orizzonte Europa, Euratom ed Europa digitale dal primo gennaio 2025. Gli altri accordi e protocolli del pacchetto saranno siglati nel primo trimestre del 2026, rafforzando la cooperazione bilaterale con l’UE.

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