Olimpiadi 2038, un gruppo di lavoro per accompagnare la candidatura elvetica
La presidente della Confederazione Viola Amherd.
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Organizzare le Olimpiadi invernali in Svizzera è "una grande opportunità per il Paese". Lo afferma il Consiglio federale in un comunicato nel quale fa intendere fra le righe di sostenere la candidatura elvetica ai giochi del 2038.
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In conferenza stampa, la consigliera federale Viola Amherd è stata più esplicita: “Non vedo l’ora di ospitare i Giochi olimpici e paralimpici invernali del 2038 in Svizzera”, ha detto. “I Giochi suscitano emozioni durature e la loro influenza positiva si fa sentire per molto tempo”, ha aggiunto la ministra dello sport.
Come noto, lo scorso novembre il Comitato olimpico internazionale (CIO), dopo aver respinto la candidatura elvetica per il 2030, ha invitato la Svizzera a partecipare a un dialogo privilegiato per l’organizzazione dei Giochi Olimpici e paralimpici invernali del 2038. Ciò significa che l’eventuale candidatura elvetica non avrà la concorrenza di altre località se dovesse soddisfare i requisiti.
Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale, come ricordato da Amherd, “ha accolto positivamente il progetto”. Il governo ha anche deciso di accompagnare la candidatura con un gruppo ad hoc interdipartimentale della Confederazione. Tra i suoi membri figurano rappresentanti di organi federali attivi nei settori dei trasporti, della sicurezza e dell’ambiente, ha precisato Amherd.
Il suo dipartimento – dello sport (DDPS) – è inoltre stato incaricato di preparare entro fine giugno 2026 “una decisione di principio e programmatica che chiarisca tra l’altro le questioni relative al ruolo e alla partecipazione finanziaria della Confederazione”. Amherd ha poi indicato che tale contributo sarà notevolmente inferiore a quello che era stato promesso nelle candidature passate.
Swiss Olympic ha ora tempo fino a fine 2027 per elaborare la candidatura. Finora la Svizzera ha ospitato due volte i Giochi invernali, nel 1928 e nel 1948, in entrambi i casi a St. Moritz (GR). Tutti i successivi tentativi di riaccaparrarsi la manifestazione sono falliti per una ragione o per l’altra, tra cui, in passato, la volontà popolare.
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