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Ok del Governo elvetico al versamento della 13esima AVS a partire da dicembre 2026

coppia di pensionati fotografati di spalle che passeggiano mano nell mano
Keystone-SDA

Il Consiglio federale ha confermato che la prima 13esima AVS sarà erogata ai pensionati nel dicembre del 2026, attuando così la decisione presa in primavera dal Parlamento.

Le persone che beneficiano dell’AVS riceveranno la loro 13esima per la prima volta nel dicembre del 2026. Lo ha dichiarato mercoledì il Consiglio federale a seguito della sua seduta settimanale, confermando così quanto stabilito dal Parlamento questa primavera.

Le casse di compensazione AVS verseranno ai pensionati e alle pensionate la 13esima AVS come supplemento alla rendita di dicembre, si legge in una nota governativa di mercoledì. L’importo corrisponderà a un dodicesimo della somma delle rendite di vecchiaia percepite durante l’anno, senza tenere conto delle rendite per figli, delle rendite completive o dei supplementi per le donne della generazione di transizione della riforma AVS 21, spiega l’Esecutivo.

Avranno diritto alla 13esima mensilità tutte le persone che percepiscono una rendita di vecchiaia nel mese di dicembre. Le rendite per superstiti accordate alle vedove, ai vedovi e agli orfani, come pure le rendite d’invalidità continueranno invece a essere versate dodici volte l’anno, e la nuova mensilità non sarà considerata nel calcolo delle prestazioni complementari.

L’iniziativa popolare “Per una vita migliore nella vecchiaia (Iniziativa per una 13esima rendita AVS)”, lanciata dall’Unione sindacale svizzera (USS), è stata approvata dal popolo e dai Cantoni nel marzo 2024 con una maggioranza del 58,2%.

L’iter politico non è comunque ancora concluso. La questione del finanziamento della 13esima AVS è infatti ancora oggetto di divergenze in Parlamento. Durante la sessione autunnale, il Consiglio nazionale si è espresso a favore di un finanziamento esclusivamente tramite un aumento di 0,7 punti percentuali per il momento limitato al 2030 – dell’imposta sul valore aggiunto. La Camera dei Cantoni, invece, oltre all’innalzamento dell’IVA, vorrebbe anche aumentare i contributi salariali.

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