Il Consiglio federale chiarisce le regole di gestione delle informazioni
Durante la pandemia di Covid-19 ci sono state diverse fughe di notizie.
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In seguito al trapelamento di alcune indiscrezioni, il Consiglio federale ha chiarito le proprie regole per la gestione delle informazioni interne.
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Modificando il suo promemoria, segnatamente nella sezione dedicata al segreto d’ufficio, il Governo intende soddisfare alcune delle raccomandazioni delle commissioni parlamentari di vigilanza.
Le Commissioni della gestione del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati avevano chiesto l’adozione di diverse misure dopo che erano emerse fughe di notizie relative alla gestione della pandemia di Covid-19 da parte del Consiglio federale. Venerdì scorso il Governo ha deciso di apportare “alcuni precisazioni” al suo promemoria e oggi le ha comunicate in una nota.
Ad esempio, nella sezione relativa alle violazioni del segreto d’ufficio, “il promemoria prevede ora espressamente che non è consentito trasmettere informazioni o documenti provenienti dalla consultazione degli uffici e dalla procedura di co-rapporto ai partiti (segreterie, gruppi, membri di partiti) o ad altri gruppi di interesse o lobbisti”, viene precisato.
Il promemoria contiene ora anche informazioni sui cosiddetti “debriefing” per i collaboratori dei membri del Consiglio federale o del Cancelliere della Confederazione dopo le sedute governative: in primo luogo, si afferma esplicitamente che la cerchia dei partecipanti dev’essere la più ristretta possibile; in secondo luogo, i membri del Consiglio federale e il Cancelliere non devono riferire in modo dettagliato sulle discussioni o sulle posizioni individuali in questi “debriefing”. “Dovrebbero invece limitarsi a classificare le decisioni del Consiglio federale per poter impartire le istruzioni che ne derivano”, viene ancora precisato.
Il promemoria fornisce, infine, ai membri del Consiglio federale e al Cancelliere della Confederazione informazioni su questioni pratiche relative all’esercizio della loro carica. La versione aggiornata entrerà in vigore il 1° gennaio 2025.
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