CF: Germania esporti armi prima in Ucraina, poi in Svizzera
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Nonostante Berna e Berlino si siano accordate diversamente, la Germania non fornirà missili anticarro guidati a spalla RGW90 alla Svizzera il prossimo anno, ma solo nel 2026. Nel 2025 le forniture andranno a Kiev.
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La Germania, contrariamente a quanto stabilito da Berna e Berlino in un primo tempo, non fornirà missili anticarro guidati a spalla RGW90 alla Svizzera il prossimo anno, ma solo nel 2026. Questo materiale bellico nel 2025 andrà in Ucraina.
Per il Consiglio federale, che ha preso atto mercoledì della decisione del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), questo scambio di date è compatibile con la neutralità elvetica.
“Lo scambio di date di consegna è compatibile con gli obblighi di neutralità. I sistemi non si troveranno in nessun momento nel nostro Paese, per cui non rientrano nelle disposizioni di esportazione della legge federale sul materiale bellico. La definizione dei tempi di consegna è di competenza del DDPS”, indica un comunicato comune di Governo, Segreteria generale del DDPS, Aggruppamento Difesa (struttura dell’esercito responsabile in termini di pianificazione, direzione e amministrazione) e Ufficio federale dell’armamento (armasuisse).
L’acquisto di RGW90, del produttore tedesco Dynamit Nobel Defence, è stato deciso con il programma d’armamento 2016 e prevedeva che il missile fosse consegnato alla Svizzera in due tranche nel 2024 e 2025. Ora, di comune accordo, è stato deciso che Berlino potrà consegnare la seconda tranche all’Ucraina e che la consegna alla Confederazione seguirà nel 2026, ossia circa un anno più tardi rispetto a quanto pianificato.
In passato il DDPS ha già accolto una richiesta simile. Nel 2022 un termine di consegna per armi multiuso guidate a spalla del tipo NLAW è stato ceduto alla Gran Bretagna. Le richieste di questo tipo offrono alla Svizzera la possibilità di sostenere in modo mirato i suoi partner importanti, rispettando la neutralità e senza grandi ripercussioni sull’introduzione dei sistemi d’arma. In tal modo la Confederazione sottolinea il suo obiettivo di rafforzare la cooperazione internazionale in materia di politica di sicurezza, viene precisato nella nota.
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