Educazione dei figli non violenta sancita nella legge
Ora il Consiglio federale, sulla scorta di una mozione adottata dal Parlamento, intende sancire espressamente questo divieto anche nella legge.
Keystone-SDA
A chiederlo, forte dei pareri positivi espressi dalla cerchie interessate, è il Consiglio federale che sottopone alle Camere un messaggio in tal senso.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
Keystone-ATS
Il principio dell’educazione non violenta dei figli dovrebbe essere sancito per legge.
È quanto si propone il Consiglio federale nel messaggio alle Camere adottato oggi, forte anche dei pareri perlopiù positivi espressi dalla cerchie interessate nel corso della procedura di consultazione.
Il Governo intende in ogni caso preservare l’autonomia dei genitori nell’educare la prole e non propone alcun metodo educativo specifico.
Attualmente, indica una nota governativa odierna, è già proibito per legge ai genitori di ricorrere alla violenza nell’educazione dei figli: il diritto penale e le disposizioni sulla protezione dei minori del Codice civile tutelano i figli dalla violenza in famiglia.
Ora il Consiglio federale, sulla scorta di una mozione adottata dal Parlamento, intende sancire espressamente questo divieto anche nella legge inserendo, mediante una modifica del Codice civile (CC), il principio dell’educazione non violenta.
La nuova disposizione funge da principio guida e lancia un chiaro segnale alla società: la violenza nell’educazione e in particolare le punizioni corporali o altri trattamenti degradanti nei confronti dei minori non sono tollerati.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Un’educazione senza schiaffi
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera fa parte di quei Paesi che ancora non hanno vietato esplicitamente le punizioni corporali sui figli. Il dibattito sul tema è vivo.
Invece di proporre un metodo educativo specifico nell’intento di preservare l’autonomia dei genitori, l’esecutivo propone di potenziare la prevenzione ampliando le attuali offerte di consulenza e aiuto a bassa soglia per genitori e figli che in parte differiscono da regione a regione e migliorandone l’accesso.
I Cantoni dovranno provvedere affinché, in caso di difficoltà in ambito educativo, gli interessati abbiano a disposizioni sufficienti consultori e altre offerte di sostegno. L’obiettivo è offrire consulenza alle famiglie in ambito educativo e, se occorre, contribuire a superare i conflitti.
Allo scopo di ottenere l’effetto auspicato, il Consiglio federale intende accompagnare l’entrata in vigore della modifica di legge con misure di informazione e sensibilizzazione su scala nazionale cui parteciperà anche la Confederazione.
Alcuni dati
Secondo uno studio condotto dall’università di Friburgo nel 2023, circa 32’000 bambini in Svizzera hanno subito almeno una volta violenze fisiche con oggetti da parte dei loro genitori.
Stando alla ricerca, realizzata su un campione di 1’605 padri e madri, un fanciullo su dieci è già stato punito con uno schiaffo e 48’000 sono già stati messi sotto l’acqua fredda. Un numero ancora maggiore di bimbi è già stato insultato, umiliato o chiuso in camera per lunghi periodi dai genitori.
Nel dicembre 2022, le Camere federali avevano accolto una mozione della consigliera nazionale Christine Bulliard-Marbach (Centro/FR) con la quale si chiede che il diritto all’educazione non violenta venga iscritto nel CC.
All’epoca, la consigliera federale Karin Keller-Sutter si era opposta all’atto parlamentare. A suo avviso, la Costituzione federale stabilisce già il diritto dei bambini e dei giovani a una particolare tutela della salute fisica e psichica, aveva precisato l’allora direttrice del Dipartimento federale di giustizia e polizia. Anche le disposizioni di diritto penale e civile tutelano i fanciulli e i giovani dalla violenza.
Valanghe, previsioni più accurate grazie a una simulazione in 3D
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un nuovo strumento di simulazione 3D sviluppato dal Politecnico di Zurigo consente una previsione molto più accurata delle valanghe.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli ambiti economici svizzeri trattengono il fiato, mentre si avvicina la data del 9 luglio, che porrà fine a una fase di negoziati durata 90 giorni fra Stati Uniti e partner commerciali sui dazi doganali.
Carenza alloggi, a Zurigo si consultano gli annunci funebri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per trovare un alloggio a Zurigo, alcune persone hanno adottato il metodo di consultare quotidianamente gli annunci funebri.
Commercianti svizzeri denunciano TWINT per commissioni eccessive
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'associazione delle imprese attive nel commercio al dettaglio, ha presentato una denuncia contro TWINT, il sistema svizzero di pagamento mobile, alla Commissione della concorrenza.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un uomo di 57 anni, cittadino svizzero, è stato accoltellato domenica a morte in un'abitazione a Luino da uno dei due figli adottivi.
La Svizzera vuole proteggere meglio gli aerodromi militari dalle spie
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il "ministro della difesa" Martin Pfister vuole proteggere meglio le basi aeree militari svizzere dalle attività di spionaggio.
Un monitoraggio elettronico per prevenire i femminicidi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il ministro della giustizia Beat Jans chiede il monitoraggio elettronico e un sistema d'allarme con cavigliere per gli autori di violenze contro donne.
UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT multate a Singapore
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'autorità di vigilanza dei mercati di Singapore ha multato nove banche per violazione delle norme antiriciclaggio. Tra gli istituti sanzionati figurano UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT del Liechtenstein.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'esercito svizzero dovrebbe disporre di un miliardo di franchi in più per le munizioni destinate ai sistemi di difesa terra-aria (DTA).
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Un’educazione senza schiaffi
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera fa parte di quei Paesi che ancora non hanno vietato esplicitamente le punizioni corporali sui figli. Il dibattito sul tema è vivo.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.