Gerhard Pfister non vuole diventare consigliere federale
Il presidente dimissionario del Centro Gerhard Pfister.
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Il presidente del Centro Gerhard Pfister non vuole diventare consigliere federale. In un'intervista rilasciata sabato al quotidiano Tages-Anzeiger, ha dichiarato di aver deciso di non candidarsi come successore di Viola Amherd in Governo. La carica non gli si addice.
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In questi giorni, Pfister si è chiesto naturalmente se fosse in grado di rappresentare il Centro in seno all’esecutivo “e in tutta modestia mi sentirei in grado di farlo”, ha aggiunto. Ma si è anche chiesto se l’incarico fosse adatto a lui. Ed è giunto alla conclusione che la risposta fosse negativa.
Chi lo conosce meglio sa che non sarebbe un consigliere federale felice. Ama i discorsi, gli piace dibattere e litigare. “Per farlo, ho bisogno di una certa libertà personale”, ha detto ancora Pfister. L’ha avuta come presidente del partito, ma non l’avrebbe “certamente più” come consigliere federale.
Viola Amherd (Centro) ha annunciato mercoledì scorso le sue dimissioni dal Governo per fine marzo. Il suo successore sarà eletto il prossimo 12 marzo. Dal canto suo, Pfister lascerà la prossima estate la carica di presidente del partito che ricopre dal 2016.
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Queste doppie dimissioni rendono la gente un po’ nervosa, ha dichiarato ancora Pfister nell’intervista. Ora ci sono improvvisamente molte opportunità di carriera. Come presidente del partito, tuttavia, vuole ancora fare del suo meglio per contribuire a una “competizione equa, trasparente e tranquilla”
Ma il tempo stringe. Il successore di Viola Amherd sarà eletto dall’Assemblea federale riunita il 12 marzo. Secondo Pfister, la decisione sulla candidatura o le candidature da presentare sarà probabilmente presa durante la riunione del gruppo parlamentare del 21 febbraio. I candidati designati potranno poi presentarsi davanti alla base in occasione dell’assemblea dei delegati del 22 febbraio prossimo a Visp (VS).
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