Catastrofi, si rischiano danni per 300 miliardi all’anno
Keystone-SDA
In un anno di picco uragani e terremoti potrebbero causare a livello globale perdite assicurate pari o superiori a 300 miliardi di dollari, l'equivalente di 250 miliardi di franchi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
Keystone-ATS
È quanto emerge da uno studio di Swiss Re Institute, centro di ricerca e analisi che fa capo a Swiss Re, una delle più grandi compagnie di riassicurazione al mondo.
Secondo la ricerca gli anni di picco, dovuti a qualche evento di pericolo primario o alla somma di eventi di pericolo sia secondario che primario, non vanno considerati un’anomalia. L’anno di questo tipo più recente è stato il 2017, con gli uragani Harvey, Irma e Maria. “Da allora il rischio è aumentato in maniera costante di pari passo con la crescita economica e demografica, nonché con l’espansione urbana anche in aree vulnerabili alle catastrofi naturali”, rilevano gli esperti. “Inoltre gli effetti dei cambiamenti climatici stanno contribuendo ad aggravare le perdite per certi rischi meteorologici e in alcune aree geografiche”.
Secondo le stime alcuni eventi che hanno colpito nel corso del XX secolo oggi causerebbero danni per oltre 100 miliardi di dollari. È il caso ad esempio dell’uragano Andrew, che nel 1992 ha generato perdite assicurate – ai prezzi odierni – per 35 miliardi di dollari: se un uragano dovesse seguire oggi lo stesso percorso provocherebbe perdite quasi tre volte superiori.
Il ciclone Katrina, il singolo evento più costoso di sempre per il settore assicurativo, non causerebbe invece la stessa distruzione di 20 anni or sono. Le perdite assicurate raggiungerebbero comunque circa 100 miliardi di dollari a causa dell’aumento dei costi delle abitazioni e dell’edilizia, ma il miglioramento delle difese contro le inondazioni e la diminuzione del 20% della popolazione locale lungo il percorso di Katrina hanno ridotto significativamente l’esposizione al rischio.
Poiché i danni causati dalle catastrofi naturali continuano ad aumentare, si sottolinea nello studio, “è fondamentale ridurre il potenziale di perdita sin dall’inizio”. Sebbene le misure di mitigazione abbiano un costo, un recente studio dello stesso Swiss Re Institute ha dimostrato che la protezione dalle inondazioni tramite dighe, argini e paratoie è fino a dieci volte più efficace in termini di costi rispetto alla ricostruzione dopo un disastro.
“Una stretta collaborazione tra il settore pubblico e quello privato è fondamentale per garantire misure di protezione efficaci in grado di ridurre le perdite”, osserva Jérôme Haegeli, capo economista del gruppo Swiss Re. “Inoltre, un settore riassicurativo ben capitalizzato, sostenuto da 500 miliardi di dollari di capitale, funge da ammortizzatore essenziale, aiutando le comunità e le economie a riprendersi più rapidamente. Ecco perché è importante che il capitale cresca di pari passo con l’aumento del rischio, affinché il settore possa continuare a svolgere il proprio ruolo nei futuri anni di picco”.
Lo Swiss Re Institute ha anche avanzato una stima delle perdite assicurate globali da catastrofi naturali per il 2025: potrebbero toccare i 145 miliardi di dollari, in linea con un trend di crescita annuale di lungo periodo del 5-7%.
Il parco della villa Rachmaninov diventa accessibile
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Canton Lucerna aprirà al pubblico il parco della Villa Senar a Hertenstein dal 15 maggio. Il compositore russo Sergei Rachmaninov ha vissuto in questo edificio, situato sulle rive del Lago dei Quattro Cantoni, dal 1932 al 1939.
Decathlon in piena espansione in Svizzera, arrivano altri 10 negozi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Decathlon in piena espansione in Svizzera: la catena di negozi di articoli sportivi presente anche in Ticino intende inaugurare dieci nuovi punti vendita, a fronte dei 42 già esistenti.
Sospettata una ragazza di 14 anni per l’omicidio di una 15enne
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una 15enne è stata uccisa ieri a Berikon, nel canton Argovia. Sospettata è una ragazza di 14 anni, che si trova in ospedale. Stando alle prime informazioni, sia sul corpo della vittima che su quello della presunta colpevole sono state rinvenute ferite da taglio.
Washington mette la Svizzera “in prima fila” per i negoziati con la Cina
Questo contenuto è stato pubblicato al
I buoni uffici della Svizzera nei negoziati tra Stati Uniti e Cina sembrano essere stati ampiamente positivi per il Consiglio federale. Oggi Washington ha lasciato intendere che Berna ha fatto progressi nel dialogo sui dazi, a differenza dell'UE.
Per i bagordi da Eurovision e per la vittoria del Basilea, la polizia ferma 150 persone
Questo contenuto è stato pubblicato al
Migliaia di persone si sono riversate per le strade del centro di Basilea ieri in occasione della cerimonia di apertura dell'Eurovision Song Contest (ESC) e per festeggiare l'FCB, laureatosi nel tardo pomeriggio - e con tre giornate d'anticipo - campione svizzero.
L’identikit di chi froda in Svizzera: uomo, 36-55enne e non ce l’ha con l’azienda
Questo contenuto è stato pubblicato al
Uomo, 36-55enne e attivo da più di sei anni in azienda, nei cui confronti non ha risentimento: è l'identikit del tipico criminale in colletto bianco, stando a uno studio pubblicato oggi dalla società di consulenza KPMG.
Saccheggiano il villaggio evacuato di Brienz, arrestati
Questo contenuto è stato pubblicato al
Stanotte due presunti saccheggiatori di origini rumene sono entrati nel villaggio grigionese e hanno saccheggiato le case vuote. Grazie all'impiego di droni e cani poliziotto i due sono stati arrestati a Surava dopo aver tentato la fuga.
Eurovision inaugurato a Basilea con una sfilata delle 37 delegazioni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Questo pomeriggio a Basilea è stato dato il colpo di avvio dell'Eurovision Song Contest (ESC), che durerà fino a sabato. Per la cerimonia è stato srotolato il più lungo tappeto turchese della storia del concorso (1,3 km).
Questo contenuto è stato pubblicato al
A quanto pare si tratta di un caso isolato: il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) non è a conoscenza di altri connazionali coinvolti in una situazione simile.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.