Catastrofi naturali, finora danni nettamente superiori alla media
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Le catastrofi naturali nel primo semestre 2025 hanno provocato danni per 135 miliardi di dollari (109 miliardi di franchi al cambio attuale), di cui 80 miliardi coperti dalle assicurazioni.
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Lo indica la società di riassicurazione elvetica Swiss Re in un suo rapporto periodico sul tema.
Entrambi i dati sono sensibilmente superiori a quelli dello stesso periodo dell’anno scorso, quando si erano attestati rispettivamente a 123 e a 62 miliardi. Ancora più forte è inoltre lo scarto rispetto alla media decennale 2015-2024: +36% e +95%. Per gli assicuratori si è trattato del secondo primo semestre più caro mai osservato.
A pesare in modo particolarmente forte quest’anno sono stati gli incendi boschivi in California e varie tempeste negli Stati Uniti. Gli incendi che hanno devastato alcune zone della contea di Los Angeles nel mese di gennaio costituiscono di gran lunga il più grave evento assicurato mai registrato, con perdite da rimborsare stimate in 40 miliardi di dollari.
“Il mezzo più efficace per aumentare la resilienza e la sicurezza delle comunità è raddoppiare gli sforzi in materia di mitigazione e adattamento”, afferma Jérôme Jean Haegeli, capo economista di Swiss Re, citato in un comunicato. “È in questo campo che tutti possono contribuire a ridurre le perdite prima che si verifichino. Sebbene i provvedimenti abbiano un costo, la nostra ricerca dimostra che, ad esempio, le misure di protezione dalle inondazioni come dighe, argini e paratoie sono fino a dieci volte più convenienti rispetto alla ricostruzione”.
Se ai disastri naturali (terremoti, cicloni, tempeste, inondazioni, incendi di boschi) si aggiungono quelli causati dall’uomo si arriva a un totale di danni di 143 miliardi (contro i 130 della prima parte del 2023, ma i 106 della media degli ultimi dieci anni), di cui 87 miliardi (in confronto a rispettivamente 69 e 47) assicurati.
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