Il morbillo si manifesta in generale tra i bambini, ma non risparmia le persone adulte.
Keystone
Dall'inizio dell'anno nella Confederazione sono stati registrati 87 casi di morbillo, rispetto ai 26 nello stesso arco di tempo del 2023.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Le cifre sono state pubblicate lunedì dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). L’aumento si inserisce in una tendenza globale in atto. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) prevede infatti che il numero di infezioni da morbillo rimarrà elevato anche quest’anno.
L’UFSP ipotizza che i casi registrati in Svizzera riguardino spesso persone infettate all’estero o che si tratti di epidemie su piccola scala dopo l’introduzione dell’agente patogeno in Svizzera. Nella Confederazione il tasso di vaccinazione dei neonati è del 94%.
Dall’inizio dell’anno e sino a fine aprile nel mondo sono stati registrati circa 94’000 casi, secondo i dati dell’OMS.
Nel 2023 è stata confermata l’infezione di 320’000 persone, con un aumento di quasi il 90% rispetto all’anno precedente.
Sempre secondo le stime dell’OMS, nel 2022 sono morte 136’000 persone a causa di questa infezione virale. La maggior parte dei decessi avviene tra i bambini di età inferiore ai cinque anni, principalmente nei Paesi più poveri, dove la copertura vaccinale è più bassa.
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