Le Camere federali approvano il Preventivo 2026
Con l'approvazione delle Camere federali, il Preventivo 2026 della Confederazione prevede entrate per circa 90,4 miliardi di franchi e uscite per 91,1 miliardi, includendo tra le varie decisioni fondi supplementari per gli armamenti e tagli alla cooperazione internazionale.
Le Camere federali hanno approvato venerdì il Preventivo 2026 della Confederazione, accettando entrambe le proposte della Conferenza di conciliazione. Esso prevede entrate complessive per circa 90,4 miliardi di franchi e spese per 91,1 miliardi.
Il Consiglio nazionale l’ha sostenuto con 127 voti a 67. Solo l’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) si è opposta, chiedendo più austerità, alla luce della difficile situazione economica. In precedenza gli Stati lo hanno accolto all’unanimità.
Tra i crediti decisi dal Legislativo, spiccano i 70 milioni supplementari per gli armamenti – ciò che porta il budget complessivo del settore a 2,7 miliardi – 10 per la sicurezza informatica e quasi 2 per l’Ufficio federale di polizia (Fedpol). Le due Camere hanno pure trovato un’intesa per stanziare 10 milioni a sostegno dei viticoltori e, sempre in ambito agricolo, altri 10 per il vaccino contro la febbre catarrale ovina.
Spesso è stata la sinistra a dover cedere, come sul finanziamento del collegamento ferroviario notturno Basilea-Malmö, al quale non sono stati concessi i 10 milioni per entrare in servizio ad aprile. Lo schieramento rosso-verde l’ha però spuntata per quanto riguarda il milione supplementare per combattere la violenza contro le donne. Inizialmente respinto dal Consiglio nazionale, è stato infine accettato di fronte all’indignazione popolare. In totale, l’importo stanziato per l’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo ammonta a poco più di 18 milioni, 2,5 milioni in più rispetto a quanto previsto dal Governo.
La sinistra difendeva anche la cooperazione internazionale e il sostegno alle ONG della Ginevra internazionale. In questo ambito sono stati decisi dei tagli, anche se molto inferiori a quelli previsti dal Consiglio nazionale. La dotazione per la cooperazione internazionale ammonta a poco più di 800 milioni, 16 milioni in meno rispetto a quanto inizialmente previsto, mentre quella per le ONG è di 300 milioni, ovvero 5 milioni in meno.
Il Centro e il partito liberale radicale (PLR, destra) hanno svolto il ruolo di mediatori in questi dossier, e i loro compromessi hanno spesso ottenuto la maggioranza. Questa tendenza si è osservata anche nel caso del numero d’emergenza antiveleni Tox Info Suisse, il cui futuro è a rischio e per il quale alla fine sono stati stanziati 1,5 milioni.
Il Parlamento ha invece tagliato in modo significativo i fondi previsti per l’amministrazione federale, seguendo la linea intrapresa questa settimana dal Consiglio degli Stati sul pacchetto di risparmi per il periodo 2027-2029.
Infine, venerdì il Parlamento ha rinunciato a tagliare sei milioni di franchi a Svizzera Turismo. Il Nazionale avrebbe voluto destinare meno fondi alla pubblicità all’estero, ma ha desistito di fronte alla volontà degli Stati di mantenerli.
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