Nonostante i recenti tentativi di far risorgere la rassegna continentale, i dirigenti della fondazione ginevrina sono costretti ad abdicare a causa del disinteresse delle case automobilistiche.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
In un comunicato il Consiglio di fondazione del Salone internazionale dell’automobile di Ginevra, che da decenni era considerato uno dei principali eventi annuali del settore, ha riferito di constatare che “le condizioni del mercato in Europa non sono adempiute per la riuscita delle prossime edizioni” e di conseguenza chiede formalmente all’autorità di sorveglianza delle fondazioni il permesso per il suo scioglimento.
La rassegna elvetica per lungo tempo ha rappresentato il momento clou di molte case automobilistiche per la presentazione di nuovi modelli su scala mondiale, grazie anche al fatto che si svolgeva “in campo neutro”, dato che la Svizzera non aveva una sua industria in questo campo.
Pur avendo tentato di rilanciare il Salone dopo quattro anni di stop dovuto all’epidemia di Covid-19, gli organizzatori dell’evento hanno deciso di abbandonare un’avventura iniziata nel 1905, rendendosi conto che ormai nel XXI secolo l’industria automobilistica non ha più un assoluto bisogno di una manifestazione del genere.
Così, dopo Torino che sparì nel 1998 e il ridimensionamento di Francoforte, Tokyo e Parigi, un’altra rassegna internazionale dell’auto se ne va per sempre.
Per gli appassionati elvetici delle quattro ruote non resta quindi altro da fare che seguire la manifestazione “minore” di Auto-Züri, che si celebra ogni autunno.
Il direttore generale dell’evento, Sandro Mesquita, ha sottolineato che l’edizione 2024 del salone “era promettente” e ha aggiunto che per il 2025 l’obiettivo sarebbe stato di raddoppiare i risultati. Tuttavia, ha ammesso che “i segnali ricevuti sono stati negativi”.
Parole di rammarico sono giunte dal consigliere federale Guy Parmelin, capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR): “Sono dispiaciuto per la reputazione della città e della Svizzera come vetrina dell’innovazione e del prestigio dell’industria automobilistica”.
Nel 2024 in Svizzera meno infortuni sul lavoro, ma di più nel tempo libero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo scorso anno in Svizzera il numero degli infortuni è lievemente salito rispetto all'anno precedente, a 908'313 (+0,7%). Mentre gli incidenti e le malattie professionali sono nuovamente diminuiti, gli infortuni nel tempo libero sono cresciuti.
Libera circolazione, immigrazione di lavoro verso la Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
I cittadini dell'UE arrivano in Svizzera soprattutto per lavorare. A causa del rallentamento demografico, il mercato del lavoro deve rimanere aperto, sostiene la Segreteria di Stato dell'economia (Seco) nel suo rapporto annuale sulla libera circolazione delle persone.
Troppe opposizioni e ricorsi in Svizzera frenano l’edilizia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se in Svizzera non vengono costruite nuove abitazioni oppure la loro edificazione viene ritardata, ciò è da attribuire in primo luogo al numero di opposizioni e ricorsi contro i progetti. A farne le spese spesso sono coloro alla ricerca di un alloggio.
La popolazione svizzera preferisce il contante alle azioni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Meglio le banconote sotto il materasso che gli investimenti in borsa: quando si tratta dei propri soldi, gli svizzeri sono avversi al rischio. A evidenziarlo è un sondaggio confezionato dal servizio di confronto online Moneyland.
I risparmi alla RTS porteranno a una ventina di licenziamenti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Costretta a risparmiare 16,5 milioni di franchi, la Radiotelevisione della Svizzera romanda RTS ha annunciato martedì l'intenzione di sopprimere fra 60 e 70 posti a tempo pieno entro il 2026. Il taglio dovrebbe tradursi in una ventina di licenziamenti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lunedì sera l'assemblea comunale di Lostallo (canton Grigioni) in Val Mesolcina ha approvato un credito di 65'000 franchi per la progettazione di un vallo di protezione nella frazione di Sorte, fortemente danneggiata dall'alluvione di un anno fa.
F-35, la Commissione della gestione del Nazionale vuole indagare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Parlamento si occuperà da vicino della questione relativa ai prezzi d'acquisto dei jet da combattimento statunitensi F-35.
I prezzi dell’elettricità scenderanno nel 2026, secondo un sondaggio
Questo contenuto è stato pubblicato al
I prezzi dell'energia elettrica per il 2026 dovrebbero diminuire rispetto all'anno in corso. Lo rileva un sondaggio dell'Associazione delle aziende elettriche svizzere (AES). La ragione è da ricercarsi nel calo delle tariffe sul mercato dell'energia elettrica.
Relatrice speciale dell’ONU si presenta a Berna nonostante il niet dell’Università
Questo contenuto è stato pubblicato al
La relatrice speciale dell'ONU Francesca Albanese si è presentata questa sera a Berna per una tavola rotonda sulla Palestina. Questo nonostante la locale università non abbia voluto ospitare un evento di Amnesty International.
Coalizione si mobilita a Berna contro la discriminazione salariale
Questo contenuto è stato pubblicato al
A cinque anni dall'inasprimento della legge federale sulla parità dei sessi (LPar), i sindacati stilano un bilancio negativo.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.