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Burkhalter: " la votazione sull'immigrazione non è la fine del mondo"

tvsvizzera

Si è espresso così Didier Burkhalter sulle possibili conseguenze che il voto di domenica potrebbe avere sulle relazioni con l’Unione europea

Questo contenuto è stato pubblicato il 14 febbraio 2014 minuti

Il presidente della Confederazione, Didier Burkhalter, al termine di un incontro con la commissione di politica estera del Nazionale oggi, martedì, durante il quale si è parlato del da farsi in seguito al sì popolare di domenica scorsa all'iniziativa dell'UDC contro l'immigrazione di massa, ha detto che "non è la fine del mondo, anche se la situazione è oggettivamente difficile".

Questo incontro è stata l'occasione per passare in rassegna le relazioni della Svizzera con l'Unione europea e discutere delle possibili conseguenze del voto sulla base di alcuni scenari futuri. Sono stati inoltre identificati i tre punti principali di azione. In primo luogo - ha dichiarato Burkhalter - si tratta di elaborare una legislazione di applicazione dell'iniziativa. Il secondo aspetto affrontato in commissione riguarda il mantenimento o meno della libera circolazione con l'Ue, anche in vista del voto sull'estensione di questo accordo alla Croazia. Le relazioni tra la Svizzera e l'Ue sono stati il terzo argomento di riflessione. Il presidente della Confederazione - facendo anche riferimento alle reazioni stizzite di molti ministri europei – ha detto che la Svizzera si trova davanti a una grande sfida.

Nel frattempo, ha sottolineato il consigliere federale, sono in corso contatti informali a livello diplomatico per spiegare l'esito della consultazione ai nostri partner europei. "Ciò ci permetterà di definire meglio se esistono margini di manovra per negoziati futuri, e quindi di affinare meglio la nostra strategia", ha detto Burkhalter.

ATS/CC

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