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Bilancio in chiaroscuro a un anno dal congedo paternità

Un uomo in cucina con in braccio un neonato.
Il congedo paternità, sebbene in vigore da un solo anno, è poco conosciuto dai padri. © Keystone / Gaetan Bally

A un anno esatto dal voto e nove mesi dall'entrata in vigore in Svizzera del congedo paternità di due settimane, due terzi dei lavoratori beneficiano solo del minimo legale di dieci giorni e le condizioni variano molto da un settore all'altro.

È questo il bilancio stilato giovedì, in conferenza stampa da Travail.Suisse, che invita i datori di lavoro a informare i dipendenti di questo loro diritto. “Non si tiene sufficientemente conto dei bisogni dei giovani salariati”, secondo Thomas Bauer, responsabile della politica sociale in seno al sindacato.

Stando ai risultati di un sondaggio, al 19% dei neo-padri è concesso assentarsi dagli 11 ai 19 giorni, al 16% anche di più. Attività commerciali, artigianali, sanità e amministrazioni cantonali si rivelano più restrittive, mentre le Città e le imprese informatiche e farmaceutiche sono le più generose.

Travail.Suisse ricorda inoltre di aver presentato in aprile un parere di diritto “senza ambiguità”, stando al quale il nuovo congedo va sommato alle disposizioni già previste dal contratti collettivi.

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