Berna vuole diventare un porto sicuro per i e le migranti
Il Municipio della città di Berna ha deciso di accogliere un numero maggiore di profughe e profughi salvati nel Mediterraneo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj
La decisione del Municipio di Berna di accogliere un numero maggiore di migranti salvati nelle acque del Mediterraneo non piace a tutti. “Berna ha pochi soldi e ora vuole accogliere più migranti con tutti i costi che ne conseguono”, ha dichiarato ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI il capogruppo dell’UDC (destra conservatrice) in Consiglio comunale Alexander Feuz. Che evoca anche un altro tema: “Diciamo sempre di volere essere una Città verde. Intanto, però, la maggioranza di sinistra della Città continua a costruire nuove strutture per accogliere più persone. Cosa che distruggerà la natura e minerà i loro obiettivi climatici”.
Obiettivo di questa decisione, spiega dal canto suo la municipale Franziska Teuscher, è “mostrare solidarietà alle persone in fuga, perché nessuno [lascia la propria casa] facilmente e volontariamente. In Europa, poi, non tutti i Paesi sono toccati in modo uguale dalla migrazione”.
Contenuto esterno
Per questo motivo la capitale vuole diventare il primo porto sicuro della Svizzera, aderendo alla rete europea di SeebruckeCollegamento esterno, che conta 320 Comuni – quasi tutti in Germania – pronti a farsi carico di più migranti.
Con questa decisione, inoltre, Berna critica la suddivisione delle competenze del sistema di asilo elvetico. “Vogliamo essere ascoltati di più, perché oggi è la Confederazione che decide il numero di migranti che arrivano in Svizzera e che vengono poi ripartiti ai Cantoni. Quando però poi sono qui, alla fine sono i Comuni a essere responsabili di queste persone”, aggiunge Teuscher.
Anche in questo caso i democentristi non sono d’accordo: “La Città non ha competenze in materia. Se vuole cambiare qualcosa – e io sono contrario – deve promuovere degli atti parlamentari a livello federale, che comunque saranno respinti. Intanto, però, la popolazione bernese non è mai stata interpellata”.
In Italia mancano infermieri e la colpa è (anche) della Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
La mancanza di personale infermieristico in Italia si sta facendo sempre più marcata e in estate rischia di esserci una vera e propria crisi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La consigliera federale Elizabeth Baume-Schneider, presente al Festival di Cannes, si dice fiduciosa per il futuro del cinema rossocrociato.
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Ucraina è entrata in vigore sabato 18 maggio la legge che ha abbassato l'età del reclutamento militare da 27 a 25 anni.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le trattative per la liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas sono state sospese. Ad annunciarlo un'emittente israeliana.
Eurovision 2025, (quasi) tutto esaurito negli hotel delle grandi città elvetiche
Questo contenuto è stato pubblicato al
Data e luogo del prossimo Eurovision Song Contest non sono ancora noti, ma nei principali centri urbani della Confederazione gli hotel sono stati presi d'assalto per il mese di maggio dell'anno prossimo.
Per il Vaticano nessuno è obbligato a credere ai fenomeni soprannaturali
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Vaticano ha presentato venerdì le nuove linee guida per valutare se e quando si può parlare di eventi soprannaturali.
Il Regno Unito inasprisce le regole per ottenere un permesso di lavoro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per cercare di contenere il fenomeno migratorio, il Regno Unito ha innalzato del 40% la soglia di reddito annuo minimo che serve per ottenere il permesso di lavoro.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La città di Coira, capitale del canton Grigioni, è diventata uno dei maggiori centri di consumo di stupefacenti in Svizzera. Tra questi anche una "new entry": il Fentanyl.
Non considerare i legami con la patria per l’espulsione di criminali stranieri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un'iniziativa parlamentare democentrista chiede che possano venire espulsi dalla Svizzera gli autori d'infrazioni gravi anche se il loro ritorno nel Paese d'origine rappresenta per loro un pericolo.
In Svizzera il 45% delle api selvatiche è minacciato
Questo contenuto è stato pubblicato al
A pochi giorni dalla Giornata internazionale delle api, che cade il 20 maggio, l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) ha pubblicato venerdì la nuova Lista rossa delle api, che fa il punto sulle specie minacciate.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Contenuto esterno
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.