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Bere bene, bere Slow. Tra i presidi arriva la Bondola

Un grappolo di Bondola e il marchio di Slow Food.
La Bondola è un vitigno autoctono a bacca rossa molto diffuso in passato in tutto il Sopraceneri. Keystone

Si chiamano presidi, ovvero comunità di Slow Food che lavorano ogni giorno per salvare dall’estinzione razze autoctone, varietà di ortaggi e di frutta, pani, formaggi, salumi, dolci tradizionali. Da poco in Ticino se n’è aggiunto uno nuovo: la Bondola, un vitigno autoctono a bacca rossa molto diffuso un tempo che ora era a rischio di estinzione.

Mangiare è anche un atto politico. Lo sa Slow Food Collegamento esternoche da più di trent’anni promuove l’eco-gastronomia. Un’alimentazione ovviamente attenta al gusto, anche se un gusto non omologato, ma anche rispettosa dell’ambiente e di chi lavora la terra.

Mai come oggi nutrirsi, oltre che un piacere, è diventato un atto di responsabilità. Fondato da poche persone, Slow Food è diventato un movimento che coinvolge nel mondo centinaia di migliaia di membri, fedeli ai principi di “un cibo buono, pulito e giusto”. Consumatori, produttori, cuochi hanno creato un’alleanza planetaria di un cibo di qualità, ecologicamente sostenibile e pagato adeguatamente a chi lavora la terra.

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Nel mondo, i prodotti gastronomici tradizionali d’eccellenza a rischio di estinzione inseriti tra i presidi Slow Food sono quasi 700 e, tra questi, i vitigni sono una ventina.

Questi prodotti della tradizione, che rischiavano di scomparire, grazie a un lavoro di recupero e valorizzazione si trovano di nuovo sul mercato. In Svizzera fino a ieri erano 19 i presidi di cui tre in Ticino: i Cicitt Collegamento esternodelle Valli del Locarnese, la Farina BonaCollegamento esterno di mais tostato e il formaggio Zincarlín Collegamento esternoda la Vall da Mücc.

A questi ora si aggiunge un nuovo prodotto: la BondolaCollegamento esterno, un vitigno autoctono a bacca rossa molto diffuso in passato in tutto il Sopraceneri (la parte settentrionale del Canton Ticino), dove fino alla metà del secolo scorso rappresentavano ancora circa la metà della produzione vinicola in Ticino. Soppiantati dal Merlot, più conveniente dal punto di vista agronomico e del mercato, oggi queste uve sono vinificate in purezza da pochi professionisti e sono state inserite nel catalogo storico di Pro Specie RaraCollegamento esterno

Far parte di Slow Food come Presidio – secondo il motto buono, pulito e giusto – implica il rispetto di un disciplinare, con l’obiettivo di una produzione sempre più rispettosa dell’ambiente. Chiericati Vini, La Segrisola, Mondò, Pian Marnino e Terreni alla Maggia, con l’appoggio dell’Interprofessione della Vite e del Vino ticinese, sono le cinque aziende vitivinicole del Sopraceneri che hanno deciso di impegnarsi in questa sfida e di aderire alla “Comunità della BondolaCollegamento esterno”.

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