Le persone che beneficiano di assistenza temono per la situazione abitativa
Mantenere un alloggio sta diventando una sfida sempre più difficile per le persone in assistenza in Svizzera.
Sebbene il numero di beneficiari e beneficiarie dell’aiuto sociale rimanga complessivamente stabile nelle grandi città, la crisi abitativa rende la loro situazione vieppiù precaria. È quanto emerge dal rapporto annuale dell’Iniziativa delle città per la politica sociale, pubblicato martedì, accompagnato da uno studio inedito sul tema dell’alloggio e dell’aiuto sociale.
Secondo il rapporto, nel 2024 i tassi di assistenza sono rimasti stabili nella maggior parte delle 14 città svizzere analizzate (nessuna in Ticino, Coira per i Grigioni), nonostante l’aumento della popolazione. Tuttavia, il mercato immobiliare, caratterizzato da un tasso di abitazioni vuote inferiore all’1% in diverse regioni, pesa sempre più sulle famiglie in condizioni di precarietà.
Lo studio, esteso quest’anno ad altre sei città della Svizzera romanda (Ginevra, Neuchâtel, Friburgo, La Chaux-de-Fonds, Sion e Yverdon), traccia un quadro preoccupante: la carenza di abitazioni sociali e a prezzi accessibili sta peggiorando, colpendo duramente le persone che dipendono dall’assistenza.
Stigmatizzazione
Sedici delle venti città prese in considerazione segnalano un aumento del numero di persone a rischio di perdere il proprio alloggio negli ultimi cinque anni. I beneficiari dell’aiuto sociale sono tra i più esposti.
“Oltre alle difficoltà finanziarie, la stigmatizzazione legata alla povertà o a precedenti penali complica ulteriormente la ricerca di un alloggio”, sottolinea nel comunicato Michelle Beyeler, professoressa associata di scienze politiche all’Università di Zurigo e autrice del capitolo dedicato all’alloggio. Queste difficoltà hanno ripercussioni sull’occupazione, sulla scolarizzazione dei bambini e sulla vita sociale.
Nel tentativo di arrestare questa spirale, diversi servizi sociali comunali hanno messo in atto misure specifiche, come l’adeguamento delle tariffe degli affitti a carico o aiuti finanziari puntuali per evitare gli sfratti. Ma questi sforzi stanno raggiungendo i loro limiti.
“Margine di manovra limitato”
“Il margine di manovra delle città rimane limitato, poiché la carenza di alloggi è un problema strutturale che l’assistenza sociale non può risolvere da sola”, sottolinea Nicolas Galladé, presidente dell’Iniziativa delle città per la politica sociale e municipale di Winterthur (canton Zurigo).
Inoltre, il tasso di aiuto sociale (compreso tra il 2,7 e il 2,8% a livello svizzero) è rimasto praticamente invariato lo scorso anno per tutte le città valutate. Va notato che è generalmente più basso nelle zone rurali che nei centri urbani.
Il tasso di aiuto sociale indica la percentuale di beneficiari dell’assistenza rispetto alla popolazione residente permanente nel corso di un anno civile. Sono considerate beneficiarie dell’aiuto sociale tutte le persone che hanno ricevuto un sostegno finanziario dall’assistenza per almeno un mese.
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